Il momento più toccante dei festeggiamenti in onore di Sant’Onorio Martire, Patrono di Casalvieri, è sicuramente la solenne apertura della Sacra Urna che quest’anno è stata presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Gerardo Antonazzo. Ad attendere l’arrivo dell’Ordinario Diocesano vi erano il parroco Mons. Alessandro Recchia, il sindaco, ing. Franco Moscone, l’amministrazione comunale, le autorità civili e militari, il comitato dei festeggiamenti e tutto il popolo casalvierano . Prima di entrare nella chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, gremitissima e magnificamente addobbata, sono state consegnate a Sua Eccellenza le chiavi della città che egli ha posto simbolicamente sull’altare maggiore ad indicare la devozione del popolo casalvierano. Dopo l’ingresso in chiesa e l’emozionante momento dell’apertura dell’Urna del Santo Martire, animata dal coro parrocchiale e dalla banda musicale di Broccostella, hanno avuto inizio i Vespri Solenni alla cui celebrazione hanno preso parte anche don William Di Cicco, rettore del seminario diocesano dell’Immacolata, don Yosef Nurung, parroco di Purgatorio e Roselli e don Giansandro Salvi, parroco di Rosanisco. Il Vescovo, nel commentare la lettura breve dei Vespri Solenni di Sant’Onorio ha così spiegato la frase della lettera ai Romani: “ Chi ci separerà dall’amore di Cristo?”. “Per quanto riguarda la persona di Gesù, non c’è nulla che possa impedire a Lui di continuare ad amarci, anzi è proprio la nostra fragilità il luogo in cui abbonda la Sua misericordia. Per quanto riguarda noi, invece, sono le nostre scelte e la nostra capacità di accogliere o meno la Sua grazia ad allontanarci o ad avvicinarci a Lui. Così in Sant’Onorio è possibile vedere la presenza sovrabbondante dell’amore di Gesù e la risposta eccezionale di un uomo che ha anteposto la fedeltà a Cristo alla propria stessa vita”.
A fine celebrazione, il comitato dei festeggiamenti ha voluto immortalare il momento appena vissuto con una foto ricordo ai piedi dell’Urna contenente le spoglie del giovane soldato romano, martirizzato per non aver voluto ripudiare il Cristianesimo. Sant’Onorio è venerato non solo dai casalvierani ma anche dagli abitanti dei paesi vicini che vedono in Lui un modello di vita vissuta con coraggio e dedizione a cui ispirarsi.
Martina Torti