Università di Cassino e del Lazio meridionale: “WithYouWeDo – Il Crowdfunding in Tour“
Constatare quali e quante opportunità si offrano oggi, soprattutto per i giovani, con il crowdfunding (finanziamento collettivo) è come vedere una porta, in passato inesistente e fino a poco tempo fa alquanto sconosciuta, aperta ad infinite possibilità, che immette in sentieri diversi, vari e tutti contemporaneamente percorribili, soprattutto da chi ha idee, voglia, passione e disponibilità a mettersi in gioco.
Questa “scoperta” o quanto meno una miglior conoscenza di questa nuova realtà, la si deve all’Università di Cassino e del Lazio meridionale che, insieme a TIM, ha organizzato nell’Aula Magna alla Folcara la mattina del 28 giugno, “WithYouWeDo – Il Crowdfunding in Tour“, proprio per far conoscere – sia sul piano teorico-pratico, sia con esempi concreti di chi già ha realizzato un’impresa in tal modo – le potenzialità di un processo collaborativo di più persone, anche sconosciute tra loro, che utilizzano il proprio denaro per finanziare nuove imprese innovative mettendo in atto un valido strumento per sostenere la realizzazione di progetti innovativi anche in assenza di fondi propri da mobilizzare.
All’inizio del convegno, è stato il prof. Raffaele Trequattrini a fare gli onori di casa, a porgere il saluto del Rettore Giovanni Betta e ad iniziare il discorso sul crowdfunding, strumento per rimediare ad una “asimmetria informativa”. Il prof. Francesco Ferrante, Pro-rettore al Job Placement e alla Creazione di impresa, Responsabile dell’Imprendilab, ha chiarito che per creare impresa occorrono buone idee, persone capaci e disponibili, un buon progetto e risorse finanziarie.
La prima relazione è stata di Angelo Melpignano, del progetto WithYouWeDo di TIM, settore Social Responsability, il quale, in questa 30ª tappa del Tour, ha presentato in maniera chiara e sistematica il progetto e la piattaforma WithYouWeDo, definendo il crowdfunding uno “straordinario strumento di marketing” e raccomandando come indispensabile la trasparenza. Ha portato vari esempi di raccolta fondi con questo sistema per prodotti o eventi, come ad esempio, nel 2014, l’International journalism festival di Perugia che alla sua VII edizione non aveva avuto più i fondi dalla Regione Umbria e raccolse € 115.420. Ha parlato poi anche del Civic crowdfunding, utilizzato da unità territoriali, università, tessuto cittadino, con esempi vari. La piattaforma di Tim, ha spiegato, è per tutti, ma accetta solo progetti di Innovazione sociale, Cultura digitale e Tutela dell’ambiente; ne ha illustrato i vantaggi e la visibilità e tracciato storia e prospettive. Nella seconda parte dell’intervento, Melpignano ha spiegato come presentare un progetto alla WithYouWeDo, con preziosi consigli e suggerimenti su “come creare un progetto di crowdfunding”. Infine ha risposto alle domande provenute dalla platea, chiarendo che il crowdfunding non è solo online ma anche offline.
Sono stati poi presentati alcuni interessanti progetti concreti realizzati in vari campi. Ilaria Vitellio ha illustrato il progetto “mappi [na]“, mappa alternativa delle città, cominciato da Napoli e poi esteso ad altre città, tra i migliori progetti in Goal sulla piattaforma WYWD.
Ida Meglio, Ceo di Sociallending e membro della Pastorale Digitale diocesana, ha spiegato con passione il suo progetto, nato dal desiderio di aiutare i giovani che soffrono per la crisi economica e occupazionale, e i significativi passi in avanti che Sociallendingitalia.net ha compiuto in questi ultimi mesi: l’aver raccolto fondi per 40.000 €, il goal raggiunto con la Piattaforma WYWD, la convenzione con l’Imprendilab presso Unicas, l’inserimento nelle 100 migliori idee nel Volume e Portale Lazio Creativo a cura della Regione Lazio, l’essere presenti in molti articoli, studi e manifestazioni sul Crowdlending e Sharing Economy come nel recente Crowdfest 2016 e Forum PA 2016, e ha fornito anche aggiornamenti sull’evoluzione della piattaforma e sul suo lancio definitivo in rete e sull’avvio dei primi Lab di formazione per giovani con idee destinate al finanziamento tramite il lending crowdfunding, che saranno appunto inseriti in piattaforma.
Questo del Sociallendig, insomma, è un servizio che mette in contatto, con un meccanismo proprio di un Social Network, chi ha bisogno di piccole somme di denaro per realizzare un’idea e chi è disposto a prestare. Non un progetto di intermediazione finanziaria, ma un modello di Prestito Sociale attraverso il Crowdfunding (P2P: individui che prestano ad altri individui). Infine Ida Meglio ha ringraziato tutti i sostenitori, la community, l’Azione Cattolica, i cui due presidenti diocesani, Antonio e Giampaolo, erano presenti, la Pastorale Digitale 2.0, rappresentata dalla sottoscritta, il Progetto diocesano Policoro con Erica e tutti i presenti, in particolare Ilaria che ha fatto da tutor.
Altra interessante esperienza raccontata è quella dei fratelli Giacomo ed Egidia Cassinese, organizzatori del Crowdfest 2016. Il prof. Stefano Supino, Responsabile della formazione dell’Imprendilab, ha presentato due giovanissime e promettenti startup incubate presso lo stesso Laboratorio, i cui Founders, tra l’altro, in questi giorni, sono impegnati nella competition nazionale JA Startup a Milano. La prima è Bio Style Life, una App (gratuita per gli utenti, a pagamento per le imprese) che aiuta i consumatori a fare spesa consapevole di prodotti cosmetici e alimentari. Infatti, grazie al codice a barre di Bio Style Life si può utilizzare la fotocamera del proprio dispositivo per scoprire info sui prodotti, come ha illustrato Debora Ziniti. Infine Andrea Pontone ha presentato la Cassino Adventure, start up di Sport Outdoor, con prodotti per gli sport all’aperto e valorizzazione del territorio.
Molte le idee, gli spunti, le possibilità individuate, un ventaglio di opportunità che assolutamente occorre conoscere e imparare ad utilizzare. Il video del convegno, trasmesso in streaming su youtube, sarà presto messo a disposizione, in modo da consentire a chiunque lo desideri, di conoscere le opportunità del Crowdfunding.
Adriana Letta