“Pastorale digitale” – si sa – si manifesta in varie forme: la trovi su facebook, su twitter, ha un portale tutto suo, cura il sito della diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo. Insomma, soltanto i più svogliati possono affermare di non riuscire a conoscere le notizie e le comunicazioni che vengono costantemente pubblicate e aggiornate tramite lo sforzo di decine di redattori e collaboratori del team.
Ma, per una volta, quelli meno attenti e più pigri sono chiaramente la minoranza, considerato che “Pastorale digitale” ha tagliato un traguardo decisamente importante: in due anni, attraverso i vari canali, le visite complessive ai contenuti web hanno superato i cinquecentomila contatti. Sì, avete letto bene, in due anni, mezzo milione di utenti ed oltre due milioni di click, hanno permesso a tanti lettori di essere informati su quanto avveniva nella loro diocesi, sulle iniziative, i fatti, le persone, le storie.
Tuttavia, è bene rimarcare una cosa che già avevamo scritto in precedenza e che mons. Gerardo ha dato come indicazione di metodo: «Non bisogna solo “mettere in rete”, bisogna “mettere in comunione”». E, con ogni evidenza, per raggiungere un così alto numero di contatti in così breve tempo, i collaboratori hanno seguito il suggerimento del vescovo: solo chi si sente in comunione con gli altri può tornare continuamente a visitare le notizie, i racconti, le storie che giorno per giorno vengono pubblicate su “Pastorale digitale”.
Ovviamente, questo “record” non dev’essere un alloro sul quale cullarsi. Tutt’altro: che l’impegno di mettere in comunione emozioni, esperienze, fatti, diventi sempre più intenso e forte.
Ad maiora e ad meliora!
Vincenzo Ruggiero Perrino