Gli “Araldi dell’Immacolata Concezione” pellegrini al Santuario della Santissima Trinità. Un duro e faticoso percorso per riflettere sul dono della vita e aderire al progetto di Dio. La felice conclusione del pellegrinaggio promosso dagli “Araldi dell’Immacolata Concezione”, coordinati dal maresciallo aiutante Salvatore Pletto, comandante della Stazione Carabinieri di San Giovanni Incarico, si è concluso lasciando un segno indelebile. Il duro cammino di conversione si è rivelato, infatti, un momento di forte aggregazione durante il quale riflettere sui valori veri della vita, alla luce della fede. Una riflessione favorita, peraltro, dalla poderosa esperienza a stretto contatto con la natura. I sentieri, le valli e i monti sui quali ciascuno ha posato i suoi passi, a volte spediti e, a volte, stanchi hanno consentito di elevare gli animi a Dio Creatore. Un cammino nel quale ciascuno ha fatto esperienza dei propri limiti e della necessità di essere gruppo per non essere mai soli. Una esperienza nella quale la condivisione ha fatto la differenza per crescere, insieme, nella fede, nella speranza e nella carità. Un momento di profonda comunione nel quale l’appartenenza territoriale è stata superata da una comunione davvero profonda. Dei pellegrini davvero coraggiosi ed esemplari per aver avuto il coraggio di distaccarsi dal mondo e riscoprire l’essenzialità attraverso gesti semplici: pregare, portare il passo, sostenersi a vicenda, magiare insieme e dormire nelle tende a contatto con la natura. Un gruppo così coeso che dopo tre giorni di dura marcia e di preghiera ha raggiunto la meta: il Santuario della Santissima Trinità in Vallepietra. Qui i circa settanta pellegrini hanno vissuto la gioiosa esperienza di aver raggiunto l’agognata meta meditando sul mistero della SS Trinità. Un momento gioioso dove gli abbracci le lacrime e i sorrisi racchiudevano ogni singola e personale storia, ogni speranza e attesa lasciando una traccia indelebile nei cuori di ciascuno. Non è mancato, al temine di questa parentesi l’incontro, comune, con Gesù Eucaristia nella celebrazione della Santa Messa presieduta dal parroco di San Giovanni Incarico, don Antonio Ricci. Durante la celebrazione, altrettanto emozionante, don Antonio ha proposto una significativa riflessione sull’amore supportata da forti gesti di comunione che hanno fatto la differenza. Una liturgia durante la quale tutti i presenti, radunati nella Chiesa sottostante il Santuario, hanno avuto l’opportunità di riflettere sul dono della vita che trova il suo compimento nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Altri suggestivi appuntamenti sono stati quello dell’agape fraterno a Fiuggi con familiari ed amici e, a seguire, quello dell’accoglienza per il ritorno dal parroco don Roberto Dell’Unto nella Parrocchia di Maria SS. Immacolata Concezione, delle Quattro Strade di Isola del Liri. Una grade festa che si è chiusa con un rinfresco per tutti i presenti. E’ stata una vera e propria missione che non ha mancato di dare i suoi frutti con profonda crescita umana e nella fede. Un obiettivo raggiunto grazie allo sforzo di tutti ma, in modo particolare, alla tenacia del maresciallo aiutante Salvatore Pletto che ha coordinato, in modo encomiabile, la complessa macchina del pellegrinaggio. Un gruppo fondato su un intenso cammino di fede a contatto con la natura superando gli ambiti territoriali. Un movimento, quello degli “Araldi dell’Immacolata Concezione”, che attende, fiducioso, la benedizione del Vescovo Antonazzo. Un ringraziamento speciale di tutto il gruppo va, oltre che allo Staff, all’ottantenne don Antonio Ricci che si è reso disponibile a celebrare una speciale Santa Messa per tutti i pellegrini.
Gaetano Battaglini
Foto Maurizio Ricci