La Comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Cassino celebra il suo Giubileo “Il nome di Dio è Misericordia”
Una Giornata Giubilare speciale è quella che la comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Cassino ha vissuto domenica 9 ottobre. La comunità, che ha proprio nella sua chiesa la Porta Santa di tutta la Zona Pastorale di Cassino, e che pertanto ha visto e accolto tante altre comunità giunte in pellegrinaggio per passare per quella Porta Santa, ha voluto fare le cose in grande. Il Parroco, Don Salvatore Papiro, ha guidato nei vari momenti della celebrazione tutti i presenti, che puntuali all’appuntamento, si sono ritrovati alle 10,15 alle sorgenti del Gari, l’amena località adiacente alla Chiesa Madre, che proprio in questo Anno Santo è stata da molti scoperta o ri-scoperta.
Col segno della Croce ha preso inizio la preghiera di introduzione e in quel luogo, dove l’acqua sorgiva prende a scorrere, si è fatta poi Memoria del proprio Battesimo, tra canti, letture, rinnovo delle rinunce e delle promesse battesimali. La terza parte, la Purificazione, ha visto iniziare il cammino di pellegrinaggio verso la Porta Santa, cammino che il corteo orante ha percorso sul retro della chiesa fino a giungere davanti alla Porta Santa. Qui si è fatta una doverosa sosta e tutti insieme hanno recitato il Padre Nostro. La Porta Santa ha accolto i pellegrini che man mano che entravano, baciavano con devozione le croci scolpite nel marmo sugli stipiti. Una volta entrati, i pellegrini intingevano la mano nell’acqua santa preparata in un catino e in silenzio facevano il segno della croce, mentre il Coro parrocchiale cantava l’Inno dell’Anno Santo della Misericordia Misericordes sicut Pater. A ricordare le Opere di Misericordia corporali e spirituali, era il grande cartellone che troneggia vicino all’ambone fin dall’inizio del Giubileo voluto da Papa Francesco.
Una volta entrati tutti, Don Salvatore, coadiuvato dal viceparroco, ha guidato la corale professione di fede con il Credo apostolico, quindi è iniziata la Celebrazione eucaristica, animata dal Coro ma anche dal nutritissimo gruppo formato da bambini e ragazzi dei vari gruppi di catechesi, accompagnati dalle chitarre di due catechiste. Nell’omelia Don Salvatore ha messo l’accento sulla parola “Ringraziamento”, adatta a scandire tutta la celebrazione e ripresa dalle letture della liturgia, con la gratitudine di Naamàn, dal Libro dei Re (5, 14-17) e il grazie del lebbroso samaritano guarito, unico di dieci beneficati che sente il dovere di tornare indietro a ringraziare, prostrato ai piedi di Gesù che gli dice: “Àlzati e va’, la tua fede ti ha salvato”.
Nel corso della celebrazione, un altro grazie è stato costituito dal conferimento ufficiale del Mandato pastorale che la Parrocchia ha fatto a Catechisti e Operatori Pastorali per l’anno 2016-2017. In piedi davanti all’altare, essi hanno risposto alle domande di rito poste dal Parroco ed hanno rinnovato la loro promessa di impegno pastorale, in un momento particolarmente intenso.
Al termine della celebrazione, Don Salvatore ha voluto ringraziare tutti i presenti per la calda partecipazione al Giubileo parrocchiale e per l’impegno e il sostegno che in molti sono sempre pronti a dare. Una giornata da conservare nella memoria personale e comunitaria, per come è stata vissuta, per il significato profondo e per il senso di purificazione, di comunione e di festa che ha lasciato nel cuore di tutti.
Adriana Letta