A Cassino la tradizionale festa d’autunno in ricordo e con lo stile del Santo dei giovani
Un evento, che sia una Castagnata o “Festa delle Castagne”, già dal nome invita al calore del fuoco per arrostire le castagne ma anche e forse soprattutto dell’amicizia tra chi prepara, chi consuma, chi anima tutta la compagnia con musica e buonumore. Ma quando, oltre a questi valori umani ce n’è un altro ben più profondo, che parla di solidarietà, di impegno a favore dei giovani, di educazione dei ragazzi e pone dinanzi alla mente un esempio di uomo e di santo come Don Bosco, “il Santo dei giovani”, allora diventa una vera festa che costruisce unità, stimola in ognuno il bisogno di fare qualcosa per gli altri, richiama ai veri valori che sono più spirituali che materiali. Infatti la Castagnata, che in novembre si fa in tutte le case salesiane, sta a ricordare un episodio memorabile della vita di San Giovanni Bosco, che una volta, avendo accompagnato i suoi ragazzi al camposanto per la commemorazione dei morti con la promessa di mangiare poi le castagne, si trovò in difficoltà perché non erano sufficienti per tutti, con grande preoccupazione della sua mamma Margherita; ma lui non si scoraggiò e confidando nel Signore, continuò a distribuire generosamente castagne a tutti e… non finivano mai! Il ricordo di questo miracolo della moltiplicazione delle castagne, ottenuto dalle preghiere di chi ai ragazzi – soprattutto ai più abbandonati – stava dando tutta la sua vita, non può che stimolare gli adulti di oggi a darsi da fare anche loro per il bene dei giovani, offrendo loro un pomeriggio di svago, di festa, di buon cibo e di sana allegria.
E’ questo che domenica 13 novembre ha organizzato la Parrocchia di San Pietro Apostolo di Cassino con la fattiva collaborazione dei “Salesiani Cooperatori” e dell’associazione “Largo a Don Bosco”. Presto si sono recati in via Solfegna Largo Don Bosco ed hanno cominciato ad accendere il fuoco e a preparare cose buone per tutti, per essere pronti ad accogliere l’allegra brigata di ragazzi ed educatori parrocchiali che con Don Cristian, partiti dalla chiesa di S. Pietro alle 14,30, con una passeggiata sarebbero giunti al luogo tradizionale della festa. Numerosissimi i bambini e ragazzi che hanno partecipato, ma anche i più grandi e gli adulti. Ad attenderli erano pronti i rappresentanti delle associazioni con cioccolata calda, dolci e tante buonissime castagne. Massiccia la partecipazione anche degli abitanti della zona e delle contrade limitrofe.
E’ stata una giornata di gioia, di divertimento, ma anche di riflessione. Alla fine della festa un grande applauso ha accolto l’arrivo di don Tomas, vicario parrocchiale, che con la sua presenza in Largo Don Bosco ha voluto dare un segnale di partecipazione e di approvazione per quanto fatto nonché di stimolo per altre iniziative. Egli si è complimentato con gli organizzatori per la riuscita dell’evento e si è intrattenuto con loro degustando le castagne.
Alle ore 16,30 ritorno, sempre a piedi, alla parrocchia per le premiazioni e i saluti a tutti i piccoli partecipanti.
I componenti del direttivo dell’associazione Largo a Don Bosco hanno rivolto un grande ringraziamento al corpo di polizia municipale che ha coordinato lo svolgimento della passeggiata con scorta automobilistica, ed al vicario della Diocesi di Montecassino, Don Fortunato Tamburrini, per la manifestazione di fiducia nei loro confronti facendo svolgere una parte saliente del programma in Largo Don Bosco, proprio nella piazza dove da oltre 10 anni è stato collocato dai Salesiani, che allora reggevano la parrocchia, il gruppo statuario dei santi Giovanni Bosco e Domenico Savio. L’associazione Largo a Don Bosco dà appuntamento a tutti per il prossimo evento.
Adriana Letta