Aperto ufficialmente l’Anno speciale del 70° anniversario della riapertura al culto della chiesa parrocchiale dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale
L’8 dicembre nella Parrocchia di S. Antonio di Padova in Cassino si è solennemente rinnovata una trentennale tradizione, quella di onorare la Vergine Immacolata incoronando la sua statua nella vicina Piazza Diaz, la cosiddetta “Madonnina”. Alla presenza e con la benedizione del Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, una corona di fiori e luci è stata posta sulle mani di Maria in maniera fortemente suggestiva dai Vigili del Fuoco, che non mancano mai a questo appuntamento.
Prima si è svolta nella chiesa parrocchiale la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo e concelebrata dal parroco Don Benedetto Minchella, dal vice Don Gabri e dal cerimoniere vescovile Don William. In una chiesa straripante di fedeli, con la partecipazione del Sindaco Carlo Maria D’Alessandro, della sua famiglia, di una rappresentanza del Consiglio comunale e delle autorità militari, il Coro parrocchiale ha animato la liturgia, mentre il Piccolo Coro “Valeria Galiero” era schierato accanto alla bellissima statua dell’Immacolata, addobbata con onore e contornata dei meravigliosi fiori offerti a lei dai bambini dei gruppi di catechesi nella Messa del mattino.
Nell’intensa omelia il Vescovo Gerardo ha richiamato i presenti alla condizione di “assoluta santità” di Maria, condizione che noi non saremo mai in grado di capire pienamente. Eppure, ha notato, noi la sentiamo “nostra”, come dimostra la grande devozione del popolo di Dio, nella sua semplicità e schiettezza, in ogni parte del mondo, la cantiamo e la lodiamo. Pur non avendola mai, capiamo che quella sua condizione è importante per noi, per la nostra salvezza. La nostra storia dipende dal suo Sì. Nessuno di noi è come Lei, senza la minima esperienza di peccato, ma ognuno sente il bisogno di lei. La “grazia” di cui Maria è piena, il popolo di Dio l’ha tradotta, nella sua devozione, nella forma della bellezza. Maria è solo e tutta grazia: noi diciamo Tota pulchra es Maria, eco di tutta la Bibbia. E’ il popolo di Dio che col suo fiuto è giunto alla verità del mistero: la sua grazia è bellezza e riflette la bellezza di Dio, bellezza che è capacità di amare e dare la vita. La bellezza di Dio, ha aggiunto Mons. Gerardo, è riflessa in Maria ma anche nella Chiesa, sposa di Cristo. S. Agostino affermava che Maria è importante ma è un membro di tutto il Corpo Mistico di Cristo, che è la Chiesa, che splende di bellezza e di amore e che noi tutti dobbiamo contribuire a costruire “con cuore puro e santità di vita”.
Un momento importante, all’interno della celebrazione, è stato il rinnovo dell’impegno dei membri dell’Azione Cattolica parrocchiale, nel giorno della festa dell’Adesione dell’AC. Facendo cerchio ai piedi dell’altare, hanno letto la promessa portando su un vassoio per la benedizione le tessere di iscrizione.
Subito dopo la Messa Don Benedetto, nel ringraziare il Vescovo per la sua presenza, ha annunciato che questa giornata apre ufficialmente un anno speciale per la Parrocchia, che vedrà eventi straordinari per celebrare i 70 anni dalla riapertura al culto della chiesa, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale e si chiuderà l’8 dicembre 2017, giorno dell’anniversario. Poi si è snodata la processione con la statua dell’Immacolata per un breve percorso fino a giungere in piazza Diaz, già assediata da una gran folla in attesa. Pronti i Vigili del Fuoco, che avevano già posizionato la lunga scala necessaria a raggiungere la Vergine Maria che veglia sulla città dall’alto di una colonna. Dopo la benedizione del Vescovo, che ha guidato un momento di preghiera, un giovane vigile è salito per deporre nelle mani di Maria il serto di fiori, omaggio della Parrocchia ma della città tutta. Un momento sempre emozionante, dolcemente sottolineato anche dalla luna, affacciatasi proprio da quella parte.
Ultimo momento per il Vescovo, secondo tradizione, è stata la visita al presepe allestito da un collaboratore di sempre, Tonino Comparone, assieme ad alcuni genitori di alunni, nel giardino delle Suore Stimmatine, un presepe fatto di sagome di legno dipinte, che rappresenta case, che i bambini, pensando al terremoto che ha ridotto in macerie tante altre case, hanno chiesto a Gesù di proteggere. Mons. Gerardo ha ricevuto da un bambino il Bambinello per posizionarlo nel presepe, mentre gli altri piccoli della Scuola, vestiti deliziosamente da angioletti, cantavano, diretti da Susy Comparone.
Infine c’è stato qualche saluto e la lettura di una letterina natalizia fatta da una bambina della scuola, all’interno dell’Istituto, per finire con qualche foto degli angioletti seduti, non proprio immobili!.., sui gradini, a cui si è aggiunto il Vescovo Gerardo sorridente, nonostante la presumibile stanchezza di una giornata tanto intensa quanto bella e luminosa.
Adriana Letta