Un incontro che non lascia indifferenti …. è stato quello di martedì 13 dicembre in cui, il Vescovo Gerardo ha incontrato la comunità S. Maria Assunta di Atina. Un incontro semplice, come è nel suo stile, ma efficace nel senso che questo incontro pone le basi per un continuo confronto aperto, franco e fiducioso della comunità con il Parroco, il Vescovo e, soprattutto, con se stessa.
Dopo la Celebrazione Eucaristica in cui la liturgia celebrava il martirio di S. Lucia, il Vescovo si è fermato, appunto, con la comunità e, riprendendo dall’omelia, ha sottolineato che l’incontro è finalizzato al volerci conoscere. E questa conoscenza passa attraverso il vedere, il guardare e il contemplare; conoscere a fondo ogni comunità significa contemplarla in quello che fa, e, soprattutto, per quello che è. Certo, i numeri non erano quelli del giorno della festa, ma questi, ha proseguito il Vescovo, non devono scoraggiarci; i numeri devono spaventarci affinché la Chiesa non perda mai il suo spirito missionario. La Chiesa in uscita è quella che si fa missionaria, che esce dal “dolce star comodi” e va alla ricerca dell’altro: vieni, ho bisogno di te! E’ lo stile di Gesù: seguimi.
È difficile, ma necessario. Se fino ad oggi la Chiesa ha puntato sui ragazzi ed i giovani, oggi dobbiamo ripartire dall’adulto in quanto sono gli adulti, sono i genitori, i veri sfiduciati e demotivati. Bisogna ripartire dalle famiglie per ricuperare la bellezza di ogni singola famiglia, la sua grandezza umana e la sua gratuità. Dal desiderio di amare si deve passare alla capacità di amare, occorre educare all’amore; d’altronde la fede non è altro che educare all’amore di Dio, per noi e per gli altri. Certo siamo una goccia nell’oceano, ma se questa non ci fosse all’oceano mancherebbe.
Antonella Ferrera
Foto: Giacomo Carlini