La Parrocchia di S. Antonio di Cassino pellegrina nei luoghi di origine del suo Vescovo
La comunità parrocchiale di S. Antonio di Padova in Cassino ha rinnovato la sua esperienza di trascorrere il Capodanno fuori, sempre comunitariamente, unendo preghiera, turismo, pellegrinaggio, festa, spirito di famiglia. Quest’anno, però, la scelta è stata decisamente innovativa perché quella mattina di giovedì 29 dicembre, l’allegra compagnia di circa quaranta persone, guidata dal Parroco Don Benedetto Minchella, è partita di buon’ora alla volta del Salento, per visitarlo in lungo e in largo facendo base a Supersano. Sì, Supersano, il paese d’origine del Vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo. E’ lui stesso che ha consigliato di alloggiare presso l’Antica Masseria Pizzofalcone, un hotel a 4 stelle. La sera stessa dell’arrivo, dopo la sistemazione in hotel, sono cominciate le visite turistiche.
I centri visitati sono stati Gallipoli, la Perla dello Ionio, famosa per le sue due zone: il centro storico e la città nuova, o borgo, collegati tramite un ponte in muratura del Seicento; la città di Lecce con le sue magnifiche chiese in barocco leccese; S. Maria di Leuca, la punta estrema del Salento e della Puglia, là dove, secondo la tradizione, approdò dalla Palestina San Pietro che si dice vi abbia incominciato la sua opera di evangelizzazione; qui, nella Basilica Santuario S. Maria de Finibus Terrae, di cui il Vescovo Antonazzo è stato Rettore prima dell’ordinazione episcopale e della nomina a Sora, i pellegrini di Capodanno hanno vissuto una intensa esperienza di amicizia e fratellanza con Don Giuseppe Indino: nel refettorio hanno condiviso con lui una torta che il Vescovo Gerardo, premurosamente, ha fatto loro trovare come regalo a sorpresa. Davvero un bel regalo, soprattutto per la fraterna condivisione sperimentata.
Il 31, ultimo giorno dell’anno, nella cattedrale di Gallipoli il gruppo si è riunito per il tradizionale Te Deum di ringraziamento a Dio per l’anno trascorso, in un momento di grande raccoglimento e intensa preghiera. Il 1° gennaio la S. Messa di Capodanno è stata celebrata a Otranto, altra perla del Salento, che ha mostrato ai visitatori cassinati le sue bellezze naturali e storico-artistiche.
Infine, il 2 gennaio, ripartenza per far ritorno a casa, con sosta per il pranzo a Bari e prosecuzione fino a Cassino, conservando nel cuore le immagini del bellissimo Salento e l’atmosfera di grande gioia assaporata appieno, sia per la bella accoglienza ricevuta, sia per la condivisione di tanti momenti indimenticabili, tra luoghi mozzafiato, arte, cultura, storia, spiritualità e, perché no, gastronomia. Una vera festa rigenerante per i sensi, per la psiche e per l’anima.
Adriana Letta