La Exodus Orchestra ha debuttato martedì 10 gennaio nell’Aula Pacis a Cassino. Ed è stata una festa grande, un successo, una serata da ricordare. Sala strapiena di persone che si erano prenotate e avevano sfidato le gelide temperature esterne, ma dentro l’atmosfera era calda, accogliente, di amicizia vera. Non per niente era l’Associazione “Amici di Exodus“, capitanata dal prof. Ciro Attaianese e sostenuta da imprenditori e donatori, che aveva promosso il primo concerto della Exodus Orchestra, un’orchestra sognata, progettata, voluta ed ora, grazie alla sensibilità e disponibilità di molti amici, Docenti del Liceo Musicale di Castellammare di Stabia e loro alunni, diventava realtà.
Il sogno di Don Antonio Mazzi, presente all’evento, è di inserire pian piano tra gli orchestrali tanti ragazzi della comunità avviandoli alla Musica, perché “la musica è uno degli strumenti educativi più importanti del metodo che Exodus utilizza sia nel campo della prevenzione contro il disagio giovanile, sia nel campo del recupero di giovani con problemi di grave marginalità sociale”. Lo attesta convinto anche Luigi Maccaro, il responsabile della Comunità Exodus di Cassino. Aveva promesso, insieme agli organizzatori, una serata di bellezza, cultura e condivisione, di musica per “far sorridere, far divertire, far pensare”, “un’ora circa di divertimento e riflessione, ma sopratutto l’inizio di un lungo cammino in musica della comunità Exodus”.
E tale è stata la serata: affollata, colorata, gioiosa, bella, con buona musica, ma anche una forte condivisione della vita e del percorso compiuto da Exodus fin dal suo sorgere e poi a Cassino dal 1990 ad oggi. I due conduttori, Silvia Scafa e Andrea Pinchera, hanno presentato i brani musicali, diretti dal Maestro Antonio Lauritano, intervallati da racconti e testimonianze, stralci di vita vera che fanno la storia di Exodus, dal primo impatto che Don Mazzi ebbe con il degrado del Parco Lambro a Milano e che lo portò a dedicarsi ai ragazzi in situazioni critiche e dove c’è la “Casa-Madre” di Exodus, fino a innumerevoli esperienze, idee e progetti, che compongono la grande e multiforme esperienza che risponde alla vocazione educativa di Exodus e ne attesta tutta la validità.
Un racconto come un mosaico, iniziato da Don Mazzi e portato avanti dal Presidente dell’Associazione “Amici di Exodus” Ciro Attaianese, dai responsabili delle attività sportive che si praticano in comunità, dal referente di Cassino Luigi Maccaro, da alcuni musicisti, dal Sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro. Tante voci un solo racconto: come è più bella, piena e significativa la vita quando si sta insieme! Si è capaci di superare ogni sorta di difficoltà. Ovviamente, in questi discorsi neanche un’ombra di retorica o di seriosità (lontana mille miglia dallo spirito di Don Mazzi!), ma allegria, ironia, e la semplicità della vita vera. Così si è composto un quadro dei vari progetti realizzati o in corso di realizzazione: nell’atrio avevano allestito pannelli con fotografie delle tantissime iniziative intraprese. Era già quello uno spettacolo!
E naturalmente, non essendo in uso il compiacersi del già fatto e fermarvisi, il Fondatore di tanta Opera ha lanciato i nuovi progetti per il 2017: l’ampliamento dell’orchestra ai ragazzi della comunità, e l’istituzione di una vera Scuola di Musica! Gli “Amici di Exodus” sono avvisati!… D’altronde, non è di Don Mazzi la frase: “Apriamo strade impossibili“?
Splendida “irruzione” è stata quella fatta dal Coro di Exodus, i ragazzi con la maglietta rossa con il logo del Coro, che sul palco hanno saputo regalare a tutti il senso della gioia, del sorriso e soprattutto della fraternità. Premurosi nell’aiutarsi uno con l’altro a prendere posizione sul palco, troppo stretto anche con la pedana aggiunta, per un numero così elevato di artisti, con quanta serietà si impegnavano nel cantare e seguire le direttive del Maestro Bruno Galasso! e che esplosione di gioia spontanea e autentica quando alla fine sono scrosciati gli applausi del pubblico! Commovente per tutti. La vita prorompe in tutta la sua forza e bellezza da ogni parte, anche da dove non ci aspetteremmo, come dagli “scartini”, per dirla con Don Antonio, che sono “la simpatia di Dio”.
Tutto l’evento era ripreso accuratamente dalle telecamere del nuovo Exodus Tv Service (ultimo nato nella famiglia Exodus), il cui video sarà poi veicolato nei canali social (Youtube, Facebook, etc.) e in quelli tradizionali.
A ricordare a tutti i presenti la realtà, non fatta, purtroppo, solo di momenti così positivi e consolanti, è intervenuto Don Mazzi che, guardando tutti dritto negli occhi ha detto: mentre noi siamo qua, a pochi passi da qui c’è una piazza, a Cassino, dove i giovani si fanno del male. Questo per me è un pensiero insopportabile. Bisogna far qualcosa! Voi giovani, voi adulti, per dare senso alla vostra vita fate del volontariato, offrite una, due settimane o due anni della vostra vita in attività di volontariato con noi, in Italia o fuori. C’è tanto da fare!
Ruvido ma incisivo il suo invito ad uscire fuori dal proprio mondo e a spendersi per il bene degli altri, soprattutto di chi è meno fortunato. Chiesa in uscita, dice Papa Francesco, è lo stesso discorso e colpisce al cuore.
E ancora musica, gli ultimi brani quasi per stampare indelebilmente nel cuore le parole ascoltate e le cose belle e armoniose viste. Grazie, Don Mazzi! Grazie Exodus!
Adriana Letta