Tradizione, animali e fede
Nel pieno rispetto della tradizione, la festa di Sant’Antonio Abate, “Sant’Antóne”, richiama sul colle di Canceglie tanti fedeli, accompagnati dai propri animali, cani per la maggior parte, per ricevere la benedizione nel giorno dedicato al loro protettore. E anche la scuola primaria “Ruggeri”, dell’Istituto comprensivo Sora 2, era presente con i bambini delle classi III, IV e V.
Sono cambiati i tempi ma, come ha osservato mons. Bruno Antonellis durante la celebrazione delle 10,30, la tradizione resiste, forse piacevolmente sorpreso dal grande afflusso di partecipanti alla Messa nonostante il giorno lavorativo. Nell’omelia, don Bruno ha sottolineato alcuni passaggi della vita del Santo, ponendo poi l’attenzione sulle attenzioni che gli uomini hanno verso gli animali, anche se poi spesso gli occhi imploranti di povere bestiole abbandonate raccontano di tante sofferenze patite. Al termine della celebrazione, sul sagrato della chiesa don Bruno ha impartito la benedizione agli animali presenti.
Anche nel pomeriggio, alla celebrazione delle 15,30, presieduta questa volta da don Giovanni De Ciantis, in tanti hanno portato a“Sant’Antóne” i propri animali domestici. Nella sua omelia, don Giovanni ha spiegato i tratti salienti della vita del Santo e al termine della Messa il rito della benedizione.
Durante tutta la giornata, al termine delle celebrazioni, erano in vendita le “campanelle di Sant’Antóne” e il libro di Lucio Meglio, sulla chiesa dedicata al Santo, il cui ricavato sarà destinato alla copertura dei lavori di restauro ancora necessari per riportarla all’antico splendore.
Carla Cristini, Gianna Reale
Foto: Paola Cristini, Gianna Reale