Solenne il Pontificale di Pasqua celebrato dal vescovo Gerardo Antonazzo nella Basilica Concattedrale di Aquino il 16 aprile alle 9:30, per celebrare la Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Con lui sull’altare il parroco Don Tommaso Del Sorbo ed il cerimoniere vescovile Don William Di Cicco. La corale parrocchiale “Laus et Iubilatio” animava la liturgia, la folla di fedeli occupava tutti i banchi fino in fondo alla chiesa. C’era attenzione e raccoglimento in tutti, anche in chi rappresentava istituzionalmente la città.
È stato proprio il vescovo Antonazzo a ricordare a tutti con realismo che oggi il mondo, tribolato da terrorismo, sofferenza e paura, deve lasciarsi illuminare e colmare dalla luce del Cristo Risorto, passando, attraverso la passione e la croce, altrimenti non si può risorgere con Lui che ha sconfitto le tenebre del male. I giorni della Passione, ha spiegato il Vescovo, sono tre riprendendo le parole dei profeti. Il Nuovo Testamento più volte riferisce della Risurrezione di Gesù dai morti al «terzo giorno». L’espressione, ha proseguito mons. Antonazzo, è diventata quindi normativa per indicare non solo il tempo cronologico, ma anche l’unicità di quell’evento in tutto il suo significato. Ci sono diversi episodi biblici in cui i tre giorni indicano il tempo in cui si compie qualcosa di importante ma anche di passeggero: è al terzo giorno che Abramo arriva al luogo dove deve sacrificare Isacco (Gen 22). I tre giorni nel ventre del pesce della profezia di Giona, che Gesù utilizza espressamente (Mt 12,40), sono il momento buio e misterioso da dove invece riparte la vita. Una tradizione rabbinica, ha concluso il Vescovo, riteneva che la corruzione della morte iniziasse a essere effettiva sui cadaveri dopo il terzo giorno. Ecco, il Signore non ha permesso che Gesù vedesse la corruzione per essere il principio di una vita nuova nella quale la morte (col suo potere corrosivo e distruttivo) non avesse più potere.
Il Vescovo, per concessione del Santo Padre Francesco, al termine della Santa Messa, ha impartito ai fedeli che, confessati e comunicati hanno preso parte al Pontificale, la benedizione solenne con annessa indulgenza plenaria.
Al termine della Celebrazione Eucaristica, il parroco Don Tommaso Del Sorbo, ha ringraziato il Vescovo per la sua cordiale presenza, i fedeli e tutti i collaboratori parrocchiali per la trascorsa settimana santa. Infine il Vescovo ha ringraziato e salutato le autorità presenti ma anche tante persone comuni passando tra i banchi e scambiando gli auguri.
Andrea Marinelli