La chiesa di Santo Spirito, a Sora, si riempie pian piano di volti, di ragazzi e ragazze (e anche qualche adulto) che arrivano a gruppi, a coppie, singolarmente. In tanti hanno voluto partecipare all’ultimo dei quattro incontri di spiritualità, venerdì 21 aprile, un cammino promosso dalla Pastorale giovanile diocesana, che ha voluto avvicinare i giovani ad un incontro più intimo con l’altro e quindi con Dio. Un ultimo appuntamento sul tema “Ti amerò per sempre”, guidato da don Alessandro Rea, parroco di Fontechiari, come responsabile giovani della Zona pastorale di Atina. Il canto, eseguito dal coro #Adoro Te che ha animato e coinvolto tutti creando un’atmosfera davvero suggestiva, ha introdotto la preghiera.
Don Alessandro ha introdotto così il tema dell’incontro, invitando i giovani a scoprire la corporeità del rapporto con Dio, che non è un’entità astratta, ma che si presenta vivo e dona la vita, per assaporare la grandezza del suo Amore.
Dopo l’ascolto della Parola, in particolare il vangelo di Giovanni, in cui il discepolo prediletto, posando il capo sul petto di Gesù riceve la rivelazione di chi lo tradirà, la riflessione di don Alessandro si è focalizzata sulla difficoltà che in tanti si trovano ad affrontare nel mettersi davanti a Dio: con quali parole? Con quali gesti?
E qui ripercorre i gesti simbolo di questi incontri: l’abbraccio, di cui si sente il calore; il bacio, che si dà agli amici, alle persone più intime; il toccare il viso dell’altro, per conoscerne i lineamenti; ed infine il battito del cuore, che si sente sul petto, sul cuore, sul polso. Un gesto che arriva dritto al centro pulsante delle emozioni, non c’è niente di più profondo, è esso il segno vivo dell’Amore. Tutto questo percorso per imparare davvero a capire chi abbiamo di fronte.
Ed ecco il momento profondo dell’Adorazione, in cui ciascuno ha potuto dialogare cuore a cuore con Dio, per una richiesta, un grazie, per un desiderio profondo, con parole e preghiere che salgono dal cuore.
Al termine, il grazie da parte di Piercarlo Gugliotta, responsabile di Pastorale giovanile, innanzitutto alla cappellania di Santo Spirito, che come sempre ha offerto la propria ospitalità per questi incontri, ai tanti giovani che hanno partecipato e ai sacerdoti che hanno animato le quattro serate: don Silvano Casciotti, don Joel Tamiok, don Giuseppe Rizzo e don Alessandro Rea, ciascuno responsabile di una delle quattro zone a nord della Diocesi. Ed ecco l’annuncio del prossimo appuntamento, la Grande Veglia di Pentecoste, invitando i giovani a seguire la pagina Facebook della Pastorale giovanile per tutte le informazioni al riguardo.
Infine, don Alessandro ha voluto chiudere l’incontro in modo del tutto particolare, regalando ai presenti l’ascolto di un brano di Elisa, “E scopro cos’è la felicità”, eseguito dagli #Adoro Te, un augurio per tutti a scoprire davvero nel profondo di sé la felicità più vera ed autentica.
Carla Cristini