Santa Cresima per gli adulti della diocesi a Roccasecca

In questo venerdì della terza settimana di Pasqua, nella delicata cornice della chiesa di S. M. Assunta in Roccasecca Scalo, si sono celebrate le Sante Cresime per gli adulti della diocesi, presenziate da mons. Gerardo Antonazzo.

Don Juan Granados, parroco della parrocchia “S. Giuseppe e S. Gaetano” di Colfelice, ha tenuto il corso di preparazione alla cresima per tutti gli adulti intenzionati a confermarsi cristiani. Egli, a seguito della lettura del Vangelo, ha preso la parola, facendo una piccola presentazione del cospicuo gruppo di persone, e chiamando nominalmente ciascuno dei cresimandi. Esclamando “Eccomi”, essi hanno liberamente aderito al progetto di Dio, di cui tutti sono partecipi e si impegnano a portare a compimento quanto il Signore chiederà loro.

Le letture del giorno hanno scandito l’omelia del vescovo Antonazzo, il quale ha voluto marcare in grassetto la figura di Saulo, l’attuale S. Paolo, che ha avuto la grazia di gustare pienamente l’Amore di Dio, convertirsi e arrestare, una volta per tutte, la serie interminabile di persecuzioni nei confronti dei cristiani. Egli ha consegnato a tutti parole forti, facili da intuire e difficili per essere ignorate. “Ma chi è Gesù? Chi è Gesù per noi? Sono proprio queste le domande che quotidianamente dovremmo porci e a cui dovremmo cercare di rispondere. Una domanda non banale che necessita di tempo, riflessione e tanta preghiera. Non vanificate questo momento di grande intensità spirituale, facciamo si che possa essere fecondo, germogliare e donare tanti buoni frutti nella vostra vita. In questo giorno speciale voi, con il sacramento della Confermazione, ridiventate cristiani, ridonate quella Luce di Cristo sepolta per troppi anni, nello stipo più oscuro della esistenza, a causa della indifferenza religiosa.”

Hanno concelebrato la S. Messa don William Di Cicco, cerimoniere vescovile, mons. Giandomenico Valente, parroco di S. M. Assunta e don Juan Granados.

Il coro parrocchiale ha riempito di note e di canto il cuore di ciascuno dei presenti, garantendo, così, una più alta elevazione a Dio.

 

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