Brillanti risultati per la città di Sora alla XXI edizione del “May Fest”, il Concorso di cori polifonici e parrocchiali che si è svolto a Caserta, venerdì 19 maggio, presso il Teatro Don Bosco, a cura dell’Istituto Salesiano S. Cuore di Maria.
Al Coro polifonico “Città di Sora e Armonie di Broccostella”, con la collaborazione del Coro “Citta di Picinisco”, è andato il “Premio miglior programma”. Il Coro di Santo Spirito ha conquistato, invece, il “Premio miglior professionalità”.
Il Sindaco Roberto De Donatis e l’Assessore alle Politiche Culturali Sandro Gemmiti porgono i più sentiti complimenti alle corali vincitrici per avere portato alto il nome di Sora nella competizione.
Il Coro polifonico “Città di Sora e Armonie di Broccostella”, diretto dal M° Giacomo Cellucci, è nato dalla fusione di due corali e raccoglie l’eredità del compianto maestro Pio Di Meo; fin da subito si è impegnato nella realizzazione di opere sacre e talvolta di cori tratti dal repertorio lirico. Ha organizzato numerosi concerti e ha partecipato a rassegne, tra le quali ricordiamo quella in occasione della festa di Santa Cecilia nella cattedrale di Sora ed ora il MayFest a Caserta.
Il coro di S. Spirito, che ha voluto far conoscere al May Fest l’Inno sorano della Vergine Addolorata nella versione del compianto M° Gianni Venditti, è diretto da Marianna Polsinelli. La formazione canora anima la messa domenicale dell’omonima chiesa nel centro della città di Sora. Collabora attivamente con la Corale della Cattedrale S. Maria Assunta per le celebrazioni presiedute dal Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo. Il suo repertorio spazia dal canto gregoriano alla polifonia dell’800, del 900 e contemporanea, cercando sempre di offrire un servizio liturgico di qualità.
Durante le festività natalizie ha collaborato con l’Associazione “Insight. Artedentro” per la realizzazione di uno scenografico Presepe vivente, curando le parti musicali. L’organico strumentale presenta, oltre l’organo settecentesco della splendida chiesa barocca, due violini, un flauto traverso, due chitarre classiche e le percussioni.
Ilaria Paolisso