A Cassino, le Suore della Carità celebrano il 162° anniversario della loro Fondatrice nel momento in cui sorge la nuova Provincia Italia-Malta
23 maggio: festa di S. Giovanna Antida Thouret. Chi ha avuto a che fare con scuole tenute dalle Suore della Carità, e siamo in tantissimi!, sa che in quel giorno si ricorda la Santa che riconoscono come loro Fondatrice, si racconta la sua vita avventurosa per seguire Dio, “una Vita nell’Amore”, si prega, si fa festa. Quest’anno a Cassino, nella Scuola S. Benedetto, si è rispettata la tradizione, ma con una nota in più, che si è sentita anche in tutte le altre comunità.
Nella grande luminosa palestra della scuola, tutti gli alunni si sono riuniti per partecipare alla S. Messa, celebrata da D. Luigi Maria Di Bussolo. Avevano preparato i canti adatti ed hanno mostrato tutta la loro bravura (grazie alle maestre, naturalmente!). Perfino i più piccolini, alla fine, sono entrati per cantare una loro deliziosa canzoncina. I ragazzi erano seduti a terra, perché in palestra non ci sono sedie, ma era tutto ben preparato: il quadro da cui la Santa sembrava osservare tutti e sorridere contenta, l’altare, con composizioni di fiori molto belle e ben curate, gli arredi liturgici.
Nell’omelia D. Luigi ha spiegato che per Santa Giovanna Antida tre erano i pilastri nella vita sua e delle sue Suore: Dio, la Chiesa e la Carità, da cui discendevano tutte le scelte di vita e le opere. Ha poi ricordato la grande Santa, donna coraggiosa e impavida che al tempo della Rivoluzione francese, in condizioni difficilissime, fondò la congregazione che si è poi tanto allargata ed espansa nel mondo ed ha infine annunciato la novità: prende vita ufficialmente la Provincia Italia – Malta, risultato della fusione delle ex province di Italia Sud, Italia Centro, Italia Nord e Malta. Forse per i bambini, soprattutto i più piccoli, la cosa non sarà apparsa tanto interessante!…, ma a ben guardare è davvero un segno di grande maturità nella fede.
Il decreto di istituzione della nuova Provincia porta la data del 14 gennaio u.s. e fu firmato al termine della Conferenza Italia-Malta, una tre giorni tenuta ad Assisi, per concludere un processo di ripensamento e riorganizzazione iniziato da anni. Le Suore della Carità in Europa assistevano i malati, soccorrevano i poveri ed educavano i piccoli e i giovani, numerose, affermate e apprezzate ovunque e si espandevano negli altri continenti. Ma proprio in Europa negli ultimi anni hanno conosciuto un periodo di difficoltà, di fragilità, di calo di numero. E allora hanno avuto il realismo ed il coraggio evangelico di fermarsi a riflettere, ma prima di pensare alla riorganizzazione, si sono soffermate a rivedere il tutto alla luce della parabola del seminatore. «Se il chicco di grano non muore…»! Ed hanno fatto queste considerazioni: “Quando Giovanna Antida ha lasciato la sua terra natale per seguire la voce di Dio che la chiamava ad andare in un altro paese per nuove fondazioni, per nuovi poveri, per nuove sorelle, non poteva mai immaginare che la sua piccola Congregazione, in due secoli e più di storia, si sarebbe espansa come un cedro”.
E ancora: oggi “la Congregazione vive… le strutture passano, ma il carisma non muore” e dunque si sono disposte ad un “gesto che apre all’avvenire”. Una scelta intelligente sul piano organizzativo, certo, ma soprattutto una scelta evangelica, fatta non come ripiegamento su se stesse e sull’apparente declino, ma di apertura a nuove strade, perché si fidano di Dio e si affidano a Lui, lasciandosi guidare dallo Spirito Santo. Esattamente come ogni volta faceva Santa Giovanna Antida, che si abbandonava fiduciosamente a Dio.
Hanno, tutte insieme, comunitariamente, cercato di guardare in profondità le situazioni per individuare i passi da fare, con passione e con fiducia. “Una riorganizzazione non è possibile senza un cambiamento di mentalità, una conversione di cuore per accogliere la nuova realtà che il Signore ci offre in questo momento storico della nostra Congregazione, sapendo leggere i segni dei tempi nel discernere ciò che Dio vuole per noi, oggi in questo mondo“. Una decisione presa in serenità, condivisa, maturata un po’ alla volta, in una vera e piena collaborazione nella ricerca della volontà di Dio, con responsabilità e con uno sguardo nuovo sul futuro.
Ed erano serene e sorridenti, oggi, le Suore della Carità a Cassino, consapevoli di vivere un momento importante della loro Congregazione. Lo stesso spirito avevano le due novizie asiatiche, una vietnamita e una cinese, che – segno dei tempi! – sono in comunità, gentili e sorridenti: Hieu Le e Jialin Cui. Grandi donne, queste Suore della Carità!
Adriana Letta