26 Maggio 2017 – Venerdì – sesta settimana di Pasqua

Vangelo del giorno: Gv 16,20-23a
                              Parola del giorno:Quel giorno non mi domanderete più nulla
Forse perché li vede ancora titubanti
circa le affermazioni fatte sulla gioia,
Gesù spiega ai discepoli, con l’esempio della donna
che, alla nascita del figlio, vede trasformarsi in gioia
il dolore subìto per le doglie del parto.
E subito, convinto che questo suo esempio
sarà per loro più che convincente,
quasi a volergliela già far assaporare,
facendo riferimento al giorno della Pasqua
– ossia a quando finalmente avranno capito
ciò che al momento non riescono a capire –
Gesù aggiunge un’altra sua certezza:
non gli chiederanno più nulla
perché sarà ormai successo
quello che al momento non riescono a capire.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

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