Il vescovo Gerardo Antonazzo presiede le Sante Cresime ad Arce
Il vescovo diocesano, mons. Gerardo Antonazzo, ha presieduto ieri, 27 maggio, le Sante Cresime nella parrocchia dei S.S. Pietro e Paolo ad Arce. Un nutrito gruppo di giovani ha esclamato con gioia il proprio “SI” alla vita cristiana, ricevendo dalle mani del vescovo il sacramento della Confermazione.
Il vescovo, durante la sua omelia, facendo riferimenti alla liturgia del giorno, ha provocato la coscienza di ciascun cresimando, ponendo loro una domanda: “Perché non guardate più il cielo?”. “Ragazzi, voi non guardate più il cielo perché avete un altro cielo, ovvero il cielo di uno schermo. Io non vedo più i ragazzi con la testa rivolta verso il cielo, perché ce l’hanno sempre abbassata sul cellulare. C’è una miopia spirituale. Non riusciamo a vedere oltre i dieci centimetri.
Adesso mi aspetterei una domanda da voi. Perché dovremmo guardare il cielo piuttosto che uno schermo? Perché si guarda il cielo? Si guarda il cielo per godersi la bellezza delle stelle dislocate nell’infinito Universo. Gli studiosi del cielo osservano attraverso i lori telescopi, i tesori nascosti dell’Universo.
La Bibbia, invece, ci consegna una motivazione ancora più valida, che va al di sopra della ragione. La parola Cielo si riferisce alla abitazione di Dio. Dio abita il Cielo. Dio è nel Cielo. Dire Cielo è come dire il Mistero di Dio. Non è una buona ragione per guardare il Cielo, ovvero desiderare Dio? Ragazzi è molto pericoloso non guardare il cielo, perché distoglie l’animo dalle aspirazioni di cercare Dio.
Questa sera festeggiamo anticipatamente la Pentecoste, perché oggi Cristo vi dona il Suo Spirito. In fondo, anche nella esperienza puramente umana, noi ci riportiamo dentro uno spirito con la “s” minuscola. Quando noi ci portiamo dentro l’amore di qualcuno, non pensiamo a lei/lui? Ecco cari ragazzi, con lo Spirito di Dio succede la stessa cosa, incarnandolo in noi penseremo sempre a Colui che ci ha creati”.
Hanno concelebrato la Santa Messa don Arcangelo D’Anastasio, parroco della medesima parrocchia, e don William Di Cicco, rettore del Seminario Diocesano.