11 Giugno 2017: Roselli festeggia la Madonna delle Rose

Domenica 11 giugno è stata celebrata a Roselli, in Casalvieri, la festa di Maria SS. Rose. Prima della celebrazione eucaristica è stata letta la storia della devozione alla Madonna delle Rose:
“Secondo la tradizione, una fanciulla muta sin dalla nascita, mentre pascolava il suo gregge in questa località, ebbe la visione della Vergine proprio in mezzo ad un roseto. Da quel momento iniziò a parlare riuscendo a narrare il miracoloso avvenimento. Il luogo divenne immediatamente meta di pellegrinaggio da parte degli abitanti di tutta la Valle di Comino e non solo. Fu così deciso di costruirvi un piccolo Santuario che le cronache del ‘600 descrivono come una cappelluccia che poteva contenere appena sei persone. Un’ignota mano dipinse l’immagine della Vergine seduta con Gesù Bambino sulle ginocchia che stringe con la mano un rosello, proprio a ricordare che l’apparizione era avvenuta in mezzo alle rose che abbondavano in quel luogo. L’immagine fu poi traslata nella chiesa costruita dal 1636 che inglobò la piccola cappella. Il dipinto ha dato il nome non solo al Santuario, ma all’intera frazione di Roselli (da rosello, piccola rosa). La rosa, in realtà, è un attributo simbolico della Vergine da tempi ben più remoti: è il fiore del Paradiso in virtù della sua perfezione, del dolce profumo e bellezza. La rosa bianca è simbolo di purezza, innocenza e castità: perciò è stata attribuita alla figura della Vergine Maria. Nell’immagine di Roselli la rosa è rossiccia ed è tenuta dal Bambino. Pertanto potrebbe essere simbolo di un’innocenza macchiata di sangue, quindi del Suo sacrificio sulla croce.
Storicamente accertata è la notizia della posa della prima pietra del nuovo Santuario (che prevedeva la costruzione non solo della chiesa ma anche di una canonica e di edifici per l’accoglienza dei pellegrini) avvenuta il 20 aprile del 1636. L’edificazione del nuovo Santuario fu promossa dal Vescovo di Sora Monsignor Paolo Benzoni: non si conosce il nome dell’architetto e neppure se la chiesa sia stata finanziata dai Boncompagni, a quei tempi feudatari del territorio di Casalvieri. La presenza di ben sei Cappelle private delle famiglie più facoltose del paese all’interno della chiesa, lascia pensare ad un impegno economico della popolazione locale; Si sa anche per certo che, almeno la chiesa del complesso, fu conclusa rapidamente in soli tre anni tanto da essere consacrata, alla presenza del clero e dell’autorità, già nel 1639, il giorno 12 di giugno, festa della Pentecoste. L’inaugurazione e la consacrazione del nuovo tempio dedicato alla Vergine avvenne all’ora del Vespro con il trasporto del dipinto della Vergine e del Bambino, quello della primitiva cappelluccia, all’altare maggiore. Le cronache del tempo oltre a informare che intervennero più di mille persone, informano che il tempo era scuro e quasi di pioggia ma quando l’immagine giunse all’altare si udì un “grandissimo tuono che da vicino sembrò uno sconquasso e l’aria che si trovava così torbida subito si chiarì”.

La Santa Messa è stata concelebrata da don Yosef Nurung, parroco di Roselli e Purgatorio e Mons. Alessandro Recchia, parroco di Casalvieri. Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della SS. Trinità, un solo Dio in tre persone, don Yosef nella sua omelia ha voluto sottolineare come la comunità di Casalvieri per la terza volta, dopo la festa della Madonna delle Grazie e del Patrono Sant’Onorio Martire si trova di nuovo unita per la festa di Maria SS. Delle Rose. Una comunità divisa in tre parrocchie ma che sa unirsi e diventare una grande famiglia proprio come hanno fatto le corali delle tre parrocchie che anche a Roselli hanno animato insieme e con canti solenni la celebrazione dedicata alla Madonna delle Rose. Don Yosef oltre a ringraziare il coro interparrocchiale polifonico, le autorità civili e militari rappresentate dal sindaco di Casalvieri Ing. Franco Moscone e dal maresciallo dei Carabinieri Torigo Rossetti, Mons. Alessandro Recchia, il comitato che ha organizzato i festeggiamenti, la confraternita di Maria SS. Delle Rose e San Francesco, ha ringraziato i bambini, i giovani ministranti che sono il fiore della comunità. Dopo la solenne processione animata dalla banda musicale, il parroco ha dato la benedizione finale davanti la magnifica facciata del Santuario della Madonna delle Rose, splendido e raro esempio di bugnato a punta di diamante alternato al bugnato liscio.

Martina Torti

 

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