L’antico rito in ricordo del miracolo e della carità del Santo
Intensa e partecipata come non mai la preparazione alla festa di S. Antonio di Padova in Cassino in questo anno 2017 in cui si celebra il 70° anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale dopo la guerra. Nei “Tredici Martedì di S. Antonio”, da marzo a giugno, nella solenne e tradizionale “Tredicina” e ancor più nel Triduo antecedente la festa, la chiesa è stata sempre piena all’inverosimile di fedeli che con serietà e devozione hanno invocato con preghiere e canti il loro Santo, ne hanno conosciuto aspetti nuovi della vita, del pensiero e della spiritualità, imparando a venerare il francescano Sant’Antonio, non solo e non tanto come il Santo “che fa ritrovare gli oggetti smarriti” e dispensa miracoli, ma colui che, da valente predicatore in Italia e in Francia, attirò molti alla vera dottrina; fu autore di sermoni dotti, scritti con grande finezza di stile e su mandato di san Francesco insegnò la teologia ai suoi confratelli; divenuto provinciale dell’Italia settentrionale proseguì nell’opera di predicazione fino alla morte, il 13 giugno 1231 vicino Padova, e fu dichiarato Dottore della Chiesa. E ancora oggi i fedeli sperimentano la straordinaria capacità di S. Antonio di far crescere la fede.
Quest’anno la statua del Santo Patrono è stata intronizzata con particolare solennità perché, in occasione del 70° dalla consacrazione della chiesa, è stata portata da Papa Francesco che, nell’Udienza Generale dello scorso 29 marzo, l’ha benedetta e si è soffermato in preghiera davanti ad essa. Un onore incredibile passato alla storia.
Quest’anno il Triduo di predicazione, 10, 11, e 12 giugno, è stato presieduto da Fra Cosimo Vicedomini, Rettore della Basilica dei SS. Martiri di Venafro, che ha condotto per mano i fedeli alla conoscenza più approfondita del Santo. L’ultima sera, lunedì 12 giugno, al termine della celebrazione, il Parroco Don Benedetto Minchella, ha rinnovato il rito antoniano della Benedizione del Pane di Sant’Antonio, in ricordo del miracolo operato dal Santo facendo tornare in vita un bimbo affogato, la cui mamma aveva invocato l’aiuto promettendo, se avesse ottenuto la grazia, di donare ai poveri tanto pane quanto era il peso del bambino. E’ il miracolo che ha dato origine all'”Opera del Pane dei Poveri” e poi alla Caritas Antoniana, l’assistenza ai poveri organizzata dagli Antoniani. Il pane benedetto è stato poi distribuito ai presenti, che hanno potuto anche baciare la Reliquia del Santo. Pronti dunque, dopo una vigilia tanto intensa, a celebrare con tutta solennità la festa, all’indomani.
Adriana Letta
Foto di Alberto Ceccon