Il Vescovo Gerardo Antonazzo celebra il 25° di Sacerdozio di Don Claudio Monti a Caira di Cassino
Un momento di grande gioia e di festa per una ricorrenza importante: il 25° anniversario di Sacerdozio di Don Claudio Monti, Parroco di S. Basilio Vescovo in Caira e di S. Maria dell’Ulivo in contrada Olivella. Un parroco che sempre si è fatto amare per la disponibilità, la mitezza, il sorriso già nei molti anni di servizio presso la parrocchia di S. Giovanni Battista in Cassino ed ora nelle due parrocchie che sono frazioni rispettivamente di Cassino e di S. Elia Fiumerapido.
A presiedere la solenne concelebrazione martedì 20 giugno, è stato il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, a cui hanno fatto corona numerosi concelebranti, il cerimoniere vescovile Don William Di Cicco, il viceparroco Don Piergiorgio Rinaldi, i Sacerdoti venuti da parrocchie vicine e amiche, Don Remo e Don Lucio Marandola, Don Michele Frentusca, Don Erwin Reyes… Stracolma la chiesa di S. Basilio, in prima fila le autorità, tra cui spiccavano il Consigliere regionale on. Marino Fardelli e i due Sindaci, di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, e di S. Elia F., Fernando Cuozzo. Numerosi i fedeli delle due comunità che affollavano la chiesa, mentre ad animare la liturgia era la Corale parrocchiale S. Basilio, accompagnata e diretta dal M° Paolo Vecchio.
Una celebrazione intensa e partecipata, in un clima “familiare” caldo di affetti. Il Vescovo nell’omelia, rifacendosi al Salmo responsoriale “Cantiamo al Signore con la nostra vita“, ha offerto una bellissima e profonda riflessione sul significato di questa frase nella vita dei cristiani e soprattutto di un Presbitero. Se fossimo un po’ più capaci – ha detto Antonazzo – di considerare la bellezza della nostra giornata e della nostra vita piuttosto che affossarci in un atteggiamento, verso cui siamo forse più inclini, di scoraggiamento, deprezzamento e lagnanza, che non ci permette di vedere il gran bene che Dio compie ogni giorno nella nostra vita, diventeremmo molto più capaci di cantare al Signore con la nostra vita. Infatti a volte vediamo più le nuvole che il sole e quando il cielo sembra completamente coperto dalle nuvole, arriviamo a dire la grande sciocchezza che “oggi il sole non c’è”.
Ma oggi, ha proseguito, Don Claudio canta al Signore con la sua vita. Oggi è consegnata a noi tutti e particolarmente a lui questa pagina evangelica che lo invita ad essere “figlio del Padre nostro celeste”. Come? partecipando alla sua paternità, diventando sempre più capace di esprimere la paternità di Dio come segno visibile, attraverso azioni concrete e luminose. E’ così che possiamo testimoniare con la nostra paternità la paternità di Dio. Occorre avere un cuore paterno che accoglie tutti, indistintamente, essere luogo di pace, riconciliazione, fraternità, saper abbracciare, consolare, ascoltare, avere pazienza. Occorre poi la preghiera pastorale. Quando sei da solo, ha detto rivolgendosi a Don Claudio, in ginocchio e in adorazione davanti al SS.mo Sacramento con il Solo, Dio, parla a Dio di ciascun figlio: è la vita di questa gente che la tua preghiera, se è pastorale, presenta e affida a Dio. E ancora occorre l’azione pastorale che, come Dio fa piovere e fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi, così sia il tuo agire, che raggiunge tutti indistintamente, perché un cuore paterno non può amare solo quelli che lo amano (questo lo fanno i pagani, non i cristiani). Infine il Vescovo ha fatto l’ultima raccomandazione, ripetendo la frase di Gesù: Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro, frase che nell’evangelista Luca suona: Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro. Il che vuol dire: perfezionatevi nella misericordia, che è l’espressione più bella e concreta della paternità.
Al termine della Messa, non sono mancati i discorsi. Ognuno dei due Sindaci ha offerto a Don Claudio una targa-ricordo del 25° di Sacerdozio, i rappresentanti delle due comunità hanno espresso la loro gratitudine al proprio parroco con attestazioni di stima e auguri unitamente alla promessa di preghiera. Momenti lieti e commoventi, che testimoniano una vita comunitaria densa e viva. A Don Claudio Monti giungano gli auguri affettuosi e sentiti di tutta la redazione della Pastorale Digitale diocesana e la preghiera che il bene già seminato dia nuovi frutti e nuove semine di altro bene.
Adriana Letta