Vangelo del giorno: Mt 16,13-20
Parola del giorno: “A te darò le chiavi del regno dei cieli”
Già da tempo Gesù ha visto in Pietro
– non a caso è stato lui stesso a dargli questo nome,
modificando quello di Simone –
la roccia sulla quale poter fondare la nuova Chiesa
che sta per costruire. E questa è l’occasione
per dirlo innanzi a tutti.
La risposta che ha data alla sua domanda
non può essere farina del suo sacco; ma lui non si meraviglia:
semplicemente la accoglie riconoscendone l’origine
e ne approfitta per comunica la sua volontà.
Parla al futuro, per cui la cosa non dev’essere immediata;
ma intanto Simon Pietro è ora accreditato innanzi a tutti:
a lui darà le chiavi e sarà lui a dover decidere
per sé, ma anche per tutti, quando aprire
o anche quando chiudere l’accesso per il regno.
La meraviglia, semmai, potrebbe esserci
da parte di chi ascolta, ma nessuno apre bocca.
Nei secoli, però, non è stato sempre facile accettarlo.
E ancora oggi ce n’è di gente che è pronta a giudicarlo
e magari anche a togliergli le chiavi.
Possibile che Gesù – che pure conosceva bene
tutti i suoi limiti e difetti,
prevedendo anche il suo tradimento e pentimento –
non poteva affidare tale compito a qualcuno
di lui più fedele e meno impulsivo?
Sulla domanda possiamo interrogarci, ma una cosa è certa:
non è la perfezione che chiede ai suoi apostoli,
ma la capacità di… chiedere perdono ed esser pronti
a dare per lui e per la sua Chiesa la vita,
fino al sangue.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.