Grande partecipazione di fedeli alla festa del Vescovo Costanzo, riuscita al meglio a seguito di un miglioramento meteorologico giusto un attimo prima che iniziasse la funzione.
Venerdì 1 settembre, la comunità parrocchiale della Basilica Concattedrale San Costanzo Vescovo e San Tommaso d’Aquino ha festeggiato il suo Patrono e il Titolare della Basilica. Nel pomeriggio, nella massiccia e imponente cornice della Cattedrale a lui dedicata, una solenne Celebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Padre Abate emerito di Casamari dom Ugo Gianluigi Tagni, concelebrata dall’Arciprete Parroco Don Tommaso Del Sorbo, Mons. Giandomenico Valente, Vicario pastorale della zona di Aquino e Don Natalino Manna, parroco di Castrocielo, animata dal coro parrocchiale “Laus et Iubilatio”, alla presenza di molti fedeli e dell’Amministrazione Comunale con il Sindaco di Aquino, dott. Libero Mazzaroppi, e altre autorità civili e militari provenienti da paesi limitrofi e da città gemellate con Aquino.
Nell’omelia l’Abate ha evidenziato la vita difficile in cui l’antica Diocesi di Aquino versava ai tempi di San Costanzo e come la figura di questo santo vescovo sia riuscita a mantenere viva la fede cattolica presso gli aquinati. San Costanzo, ha riportato Padre Ugo, è stato sicuramente un grande discepolo del Signore perché ha risposto, nella sua missione episcopale nella cattedra aquinate, a quel paradigma per cui viene ricordato da San Gregorio Magno: la chiamata.
San Costanzo è stato un profeta in quanto, innanzitutto, ha annunciato quali sarebbero stati i suoi successori alla Cattedra aquinate e poi perché annunciava, da buon pastore, il Vangelo di Cristo alla gente. Riprendendo le letture della Solennità, l’Abate ha sottolineato il dono della chiamata in Costanzo e come questi sia riuscito, avendo anche rapporti di direzione pastorale e territoriale su Montecassino con l’abate Benedetto , a riportare in auge la Chiesa di Aquino. Lo stesso territorio di Montecassino era nella circoscrizione episcopale del vescovo di Aquino. Per questo dallo stesso Costanzo, Benedetto da Norcia, proveniente da Subiaco, avrebbe avuto il permesso ecclesiastico per fondare il suo monastero, e addirittura, da lui stesso, gli sarebbe stata conferita la missione di convertire i pagani che abitavano l’arce cassinese e che ancora adoravano le divinità romane. Allo stesso vescovo Costanzo tocca di consacrare i nuovi oratori eretti da San Benedetto sull’acropoli di Cassino, com’è suo ufficio, di battezzare e confermare i pagani convertiti.
Ugualmente a lui, sono riservate le ordinazioni dei preti e dei diaconi, anche nell’ipotesi che la nuova fondazione monastica di Casinum, abbia ricevuto dal romano pontefice, una specie di privilegio di esenzione dall’autorità episcopale per quanto concerneva l ’ordinamento interno del “cenobio ”. E in altri punti della sua biografia, viene rilevato come Benedetto dipendesse Canonicamente da Costanzo, e con lui avesse speciali vincoli di carità, e lo stesso vescovo di Aquino ricorresse di sovente ai suoi poteri taumaturgici, come nel noto caso dell’indemoniato che gli inviò al monastero perché lo guarisse, caso, documentato anche in una formella dell’antico portale bronzeo della chiesa dell’Abbazia.
La Solennità di San Costanzo è stata impreziosita ancor di più dal dono dell’indulgenza plenaria, essendo il Santo Vescovo Titolare della Basilica. L’abate, infatti, ha impartito al termine della Santa Messa la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria. Si è, quindi, dato inizio alla processione. La Croce con i ministranti, le fiaccole, le varie realtà della parrocchia, gli stendardi delle Contrade del Palio della Contea di Aquino, la banda, la venerata reliquia della tibia, i sacerdoti e la statua a mezzo busto di San Costanzo Vescovo, i rappresentanti del Comune, la folla dei fedeli, hanno percorso le vie della Città fino a rientrare nella Cattedrale non prima di aver assistito allo spettacolo pirotecnico sul sagrato, quindi concludendo con la benedizione e il bacio della reliquia all’interno. La serata si è conclusa con un concerto in piazza San Tommaso.
Per le foto della funzione:
Andrea Marinelli