La Quinta edizione del Mennea Day, rinviata per maltempo, si è svolta lunedì 25 allo stadio Salveti di Cassino, per ricordare il record dell’olimpionico
Un giorno e duecento metri nel ricordo di Pietro Mennea, la “Freccia del Sud”. A circa sei anni dalla prematura scomparsa dell’olimpionico di Mosca 1980, il mondo dell’atletica lo celebra nel 38° anniversario di quel 19.72 con cui nel 1979, all’Universiade di Città del Messico, stabilì il record iridato del mezzo giro di pista.
All’iniziativa che si svolge in tante città, sin dal primo anno ha aderito con convinzione anche la città di Cassino. Il Cus Cassino, grazie al prof. Carmine Calce, ha infatti organizzato ogni anni una edizione del Mennea Day sulla pista di atletica dello stadio Salveti intitolata proprio al campione olimpionico che, il 22 marzo 1983, vi stabilì il record mondiale di 14’’8 sui 150 metri. Pietro Mennea aveva inoltre iniziato i suoi studi all’Isef di Cassino, perciò la città martire è stata la prima città dell’intera regione Lazio ad aderire all’iniziativa.
Il Mennea Day, che doveva svolgersi il 12 settembre, è stato rinviato per maltempo e si è svolto lunedì 25. Tante le autorità presenti: oltre al sindaco e al consigliere Di Mambro hanno partecipato i due consiglieri regionali Fardelli e Abbruzzese, l’assessore Benedetto Leone, il rettore dell’Unicas Giovanni Betta, Carmelo Ursino di Laziodisu e il responsabile della comunità Exodus Luigi Maccaro. Tra le autorità ha “vinto” Benedetto Leone che ha percorso i 200 metri in 29 secondi, meglio del Magnifico che ha percorso i 200 metri in 34 secondi e di Fardelli che ne ha impiegati 38. Tra i 200 partecipanti, tra cui molti studenti degli istituti superiori della città martire, il record della quinta edizione è stato fissato a 24 secondi tra i ragazzi e 32 tra le ragazze. Non è stato però battuto il record di 21 secondi di due anni fa, neanche in termini di età. Resta salva la “leadership” del 2015 di Donato Formisano tra i senior (che quest’anno non ha partecipato) e quello di Loris Simone che anche quest’anno si è confermato il più giovane partecipante con 5 anni e 24 giorni e detiene lo speciale primato avendo partecipato già nel 2013 a 2 anni e 11 giorni. Un caloroso plauso è giunto da Carmelo Ursino di Laziodisu, al suo debutto al Mennea Day: “Cassino – ha detto – è molto sensibile al tema dello sport anche grazie al Cus Cassino, ma in tutta Italia c’è bisogno di un rinnovamento e di maggiore attenzione allo sport”. Il sindaco D’Alessandro ha annunciato “la convenzione tra il Comune di Cassino e l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale per la gestione della pista di atletica dello stadio Salveti intitolata a Pietro Mennea. “Avevamo preso un impegno per assicurare alla città il buon uso degli impianti e la crescita della cultura sportiva tra i giovani del nostro territorio. Presto potremo dire di averlo mantenuto”.
Il presidente del Cus Cassino Carmine Calce, che ha impiegato 36 secondi per percorrere i 200 metri e che molto si è speso per l’ottima riuscita della manifestazione, si è detto inorgoglito per le tante istituzioni del territorio presenti e per i moltissimi studenti che hanno partecipato al Mennea Day. A tal proposito ha riservato un plauso ai dirigenti scolastici e sulla gestione della pista annunciata dal sindaco ha chiosato: “Siamo già attivi con i corsi di atletica e promuoveremo anche altre iniziative per sensibilizzare ancor di più la città alle attività sportive”.
Al di là dei numeri, a vincere, anche quest’anno, al Mennea Day è stato il calore e l’entusiasmo dei tanti partecipanti, la passione e l’abnegazione del presidente del Cus Carmine Calce che insieme ad Agostino Terranova con tenacia continua a promuovere iniziative per sensibilizzare giovani e meno giovani all’atletica, ora che finalmente – grazie alla sinergia di Comune e Ateneo – la città può vantare una pista, intitolata proprio alla “Freccia del Sud”, che non ha nulla da invidiare agli impianti delle grandi città limitrofe. Un lavoro che va avanti da anni, e che ora finalmente comincia a dare i frutti sperati. Tanti, infatti, sono stati coloro che hanno partecipato e hanno voluto lasciare un pensiero: “Viva lo sport, viva Pietro Mennea: oggi ho corso per te”; “è stata una giornata fantastica”; “lo sport non ruba e non illude: è il giudice più imparziale che la vita possa offrire”.