Un intenso programma mariano a S. Pietro

Densa di appuntamenti la sosta della Madonna di Fatima presso la Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino, giunta giovedì 19 in piazza del Colosseo.

Il 20 ottobre, nel pomeriggio, il Venerando Simulacro è stato portato nel quartiere della Solfegna, in Largo Don Bosco, dove, con la partecipazione come sempre attiva dei residenti, davanti al gruppo statuario di Don Bosco e Domenico Savio, è stato recitato il S. Rosario meditato e cantato, poi il Parroco Don Fortunato Tamburrini, coadiuvato all’altare dal Diacono Don Luigi Evangelista e dal ministrante Francesco, sempre presente e volenteroso, ha celebrato l’Eucaristia, mentre scendeva la sera e il clima di preghiera diventava ancor più denso e “familiare”.

Sabato 21 ottobre, alle 16, altra peregrinatio della statua della Vergine Maria all’interno del territorio parrocchiale, per una visita molto importante e delicata degna solo della premura di una Madre: la visita alla vicina Casa di Cura S. Raffaele. Quando il furgoncino è giunto, ed i portatori hanno svelato la statua, un grande commosso applauso è venuto dai tanti ricoverati che si erano schierati all’ingresso per accogliere la Madonna, accanto al cappellano Don Fabrizio Tricone e al Diacono Don Luigi Evangelista.

Grazie all’insostituibile attività collaborativa degli operatori e volontari Caritas che da anni si prendono particolare cura di questi fratelli fragili, è stata possibile la partecipazione di numerosi malati, aiutati prontamente nei loro spostamenti e nelle loro necessità. La sala convegni della struttura è divenuta per l’occasione cappella capace di contenere tante persone. Sistemata la statua, a cui si volgevano gli occhi… e i telefonini di tutti, c’è stato un momento di preghiera personale silenziosa, poi è iniziato il S. Rosario, intonato dal Diacono e da un’operatrice, concluso dalla recita comunitaria della Preghiera alla Madonna di Fatima composta dal vescovo Gerardo Antonazzo proprio per questa Peregrinatio che si svolge nel Centenario della Prima Apparizione. E’ intervenuto anche il Coro S. Pietro Apostolo, diretto dal M° Sonia Miele e accompagnato alla tastiera dal M° Viviana Miele, per animare la Celebrazione Eucaristica, officiata da Don Fabrizio. Nell’omelia egli ha saputo cogliere la giusta motivazione, partendo dalla domanda di Elisabetta: “A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?”, cui aggiunge: “Appena ho sentito la tua voce, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo”. Ecco, ha spiegato: perché la Madonna è venuta qui? perché quel bambino che abbiamo dentro, la nostra fede ricevuta col Battesimo, esultasse, saltasse di gioia, si ravvivasse se per caso si fosse assopito. “E beata colei che ha creduto alla Parola di Dio”. Anche noi diventiamo beati se crediamo alla Parola, ha continuato Don Fabrizio. Se non avvenisse questo, sarebbe solo una passeggiata, una vuota coreografia. La venuta della Madonna ha un unico scopo: ravvivare la nostra fede. Quale fede? L’unica, quella in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, l’unico Salvatore del genere umano. Maria è venuta a ricordarci proprio questo.

Al termine della Messa ancora un saluto, commosso e commovente, dei malati e del personale sanitario della struttura a Nostra Signora di Fatima, nel salone e lungo il precorso di uscita, dopodiché la statua è tornata nella chiesa parrocchiale per essere presente nella Messa prefestiva del sabato e, l’indomani. a quelle festive domenicali.

Domenica 22 ottobre, inoltre, si è svolta una sentita e partecipata Veglia di preghiera alle 20.30, sul tema “La Famiglia testimone della Risurrezione alla scuola di Maria“, suddivisa in tre momenti: Maria accoglie l’annuncio; Maria sotto la Croce; Maria con gli Apostoli riceve lo Spirito Santo, per culminare infine  nell’ Atto di consacrazione delle Famiglie al Cuore Immacolato di Maria, Regina della Pace.

Lunedì 23, ultimo giorno di permanenza in parrocchia, il saluto alla Vergine  è stato nel rione Valle dell’Immacolata, dove una piccola folla si è radunata per la recita del S. Rosario, guidato dal Diacono Luigi Evangelista, seguito dalla Messa, celebrata dal Parroco Don Fortunato Tamburrini. Questi nell’omelia, ricordando la raccomandazione della Madonna di Fatima di pregare e fare penitenza, ha sottolineato che bisogna chiedere non cose vane o ingiuste, ma i veri doni che ci aiutano a vivere da cristiani, la Fede e lo Spirito. Al termine, la statua della Madonna ha preso la via per raggiungere un’altra comunità parrocchiale, quella di S. Bartolomeo Apostolo.

Adriana Letta

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Foto di Aurora Capuano, Alberto Ceccon, Adriana Letta

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