Historia magistra vitae
Venerdì 27 ottobre, presso la Sala del Circolo San Tommaso d’Aquino, nei locali parrocchiali della Basilica Concattedrale di San Costanzo V. e San Tommaso d’Aquino, è stato presentato il lavoro di recupero e di restauro delle 107 pergamene, databili tra il 1300 e il 1700, di proprietà della Basilica Cattedrale di Aquino.
L’evento, organizzato dal Circolo San Tommaso che si è occupato anche del restauro stesso delle pergamene, ha visto come ospite principale Mons. Stefano Sanchirico, Prelato d’Anticamera Pontificia. La restauratrice, la dott.ssa Manuela Panucci, non ha potuto intervenire di persona per un impegno di lavoro ma ha lasciato al presidente del Circolo San Tommaso d’Aquino, il dott. Tommaso Di Ruzza, del materiale sul recupero e sul restauro che è stato proiettato durante la conferenza.
La presentazione è stata coordinata dalla giornalista Maria Cristina Tubaro che, dopo aver salutato i presenti, ha subito dato la parola al dott. Di Ruzza, il quale, visibilmente entusiasmato dall’evento, ha raccontato l’iter di recupero delle pergamene che furono custodite da Mons. Giovanni Battista Colafrancesco, recuperate da Mons. Mario Milanese con l’aiuto di don Andres Arias e del prof. Andrea La Starza e dunque portate alla luce dall’attuale arciprete parroco della Concattedrale di Aquino don Tommaso Del Sorbo.
La parola, successivamente, è passata al vescovo S.E. Mons. Gerardo Antonazzo che ha evidenziato il costante impegno profuso dal Circolo per il territorio di Aquino, e quindi al dott. Mauro Tosti Croce, Soprintendente Archivistico del Lazio, il quale ha espresso un plauso per l’attività proficua del Circolo che organizza, annualmente, il concorso Veritas et Amor e il premio internazionale Tommaso d’Aquino, nell’ambito dei solenni festeggiamenti in onore del Dottore Angelico, e ha sottolineato quanto sia rilevante il restauro di queste pergamene, non solo per il numero notevole, ma anche e soprattutto perché il successivo studio aprirà squarci essenziali su dinamiche storiche locali e non.
Mons. Sanchirico, emozionato per l’invito a tenere una conferenza nella Città di Aquino, terra ricca e benedetta ma anche interessata da diverse tragedie, ha effettuato una carrellata di carattere storico-ecclesiastico di tutto il periodo che le pergamene rinvenute coprono.
La Città di Aquino, ha ammonito Mons. Sanchirico, ha vissuto due eventi fondamentali gravosi per le sorti della Città stessa: la guerra greco gotica che ebbe nella zona dell’Alta Terra di Lavoro una fase acuta e la Seconda Guerra Mondiale e le pergamene in questione sono state salvate proprio da questi contesti.
La prima pergamena rinvenuta è datata 1351, sotto l’episcopato di S.E. Mons. Tommaso Da Boiano, e tratta di un contratto di compravendita di un terreno di Pontecorvo. L’ultima rinvenuta è dei primi del 1700, anni che ricadevano sotto l’episcopato di S.E. Mons. Antonio Siciliani.
Il prelato d’Anticamera ha sottolineato, poi, come la Diocesi di Aquino sia stata legata sia a Roma che a Napoli dal punto di vista episcopale e che generalmente tutte le pergamene sono documenti di enfiteusi, donazioni e testamenti.
L’auspicio suo, consegnato al dott. Di Ruzza come compito, è quello di studiare attentamente le pergamene perché contengono preziose informazioni locali che potrebbero aprire squarci nella grande storia nazionale e internazionale.
Andrea Marinelli
Foto: Antonella D’Amata