Stavolta l’onore di prepararsi e accogliere la venerata statua della Madonna di Fatima in peregrinatio nella nostra Diocesi è toccato alla Parrocchia di S. Maria della Valle in S. Angelo in Theodice, che venerdì 3 novembre l’ha ricevuta dalla Parrocchia di S. Giovanni B. in S. Angelo.
Tutto era pronto e i fedeli in attesa, quando è giunto davanti alla chiesa il furgone che accompagnava la piccola preziosa statua, di grande dolcezza e delicatezza nei tratti, nella veste, nei colori. I portatori l’avevano scortata e sono stati loro a portarla dentro la chiesa e l’hanno salutata con un bacio e una preghiera solo quando l’hanno vista ben sistemata. Molti dei presenti si sono accostati alla statua per un saluto personale, un grazie, una preghiera e se è vero che oggi gli eventi si vivono appieno solo… fotografandoli, ecco, molti si sono avvicinati col cellulare alzato per scattare una foto-ricordo. Ma anche questa è una cosa buona, vuol dire che volevano conservare vivo il ricordo di un incontro speciale che stavano facendo, emozionati, con la Mamma celeste. E vuol dire pure che molti erano ragazzi giovani e giovanissimi, e questo è bello!
Subito è cominciata da parte dei fedeli la recita comunitaria del S. Rosario, raccolta e partecipata.
Alle 18.30, il Parroco Don Luigi D’Elia ha iniziato la Messa. La chiesa intanto si era riempita di più rispetto all’inizio e tutti erano molto attenti e composti. Don Luigi, nel commentare il passo della Genesi (2, 1-15) che racconta il peccato originale, ha fatto notare come il brano, nonostante tutto, sia un brano di speranza, perché Dio maledice il serpente tentatore e dice: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua”. Qual è, ha chiesto, la stirpe eletta? Siamo noi, non dimentichiamolo mai! Gesù ci ha salvato dando la sua vita per noi. Inoltre dicendo “Questa ti schiaccerà la testa”, Dio preannuncia la redenzione. La vita cristiana, ha rimarcato ancora con forza, è una vita gioiosa, non afflittiva come molti credono o cercano di far credere soprattutto ai giovani. Quello che Dio ha creato per noi è bello e buono, non per niente nella preghiera del mattino e della sera noi diciamo: “Ti ringrazio di avermi creato e fatto cristiano“. Dio ci ha creati per la felicità, non dobbiamo mai dimenticarlo.
Per la Comunione, il Celebrante, per sottolineare la straordinarietà dell’evento, ha distribuito l’Eucarestia sotto le due specie, del pane e del vino. Ancora canti e preghiere, infine la Benedizione conclusiva. Poi ancora i fedeli della parrocchia che venera la Madonna sotto il titolo di “S. Maria della Valle”, si sono avvicinati alla statua che ritrae la Madre di Gesù e Madre dell’umanità così come apparve cento anni fa ai tre pastorelli di Fatima, una delle prime due copie realizzate dallo stesso artista portoghese, Josè Ferreira. Ognuno la salutava a modo suo, ma tutti con la stessa dolcezza e la stessa fiducia.
La statua sarà onorata dalla comunità parrocchiale per due giorni, poi domenica 5 novembre verrà consegnata alla Parrocchia della Chiesa Madre di Cassino.
Adriana Letta