“Il Magnificat nel Vangelo, nell’arte, nella poesia”
Un appuntamento di grazia tra cultura e spettacolo
Chi può dire di non conoscere il Magnificat? Quel bell’inno di lode e di ringraziamento a Dio che Maria scioglie dopo l’incontro con la cugina Elisabetta, sorpresa da tale visita. “A che debbo – dice infatti – che la madre del mio Signore venga a me?”.
Tutto è straordinario in questa vicenda, ma anche paradossale, come ha messo ben in evidenza la preside Rosella Puzzuoli nel presentare, domenica 3 dicembre, la manifestazione nella chiesa di San Lorenzo Martire, in Isola del Liri. Paradossale che una vergine ed una sterile portino in grembo un bimbo, paradossale che una giovane donna incinta non si metta in aspettativa, ma compia 150 km di strada di montagna per portare aiuto alla cugina e poi segue il suo sposo in altri faticosi spostamenti fino alla nascita di quel Bimbo in un ambiente poco consono al “Re dei re”.
La figura di Maria e il suo canto del Magnificat sono stati oggetto di analisi dettagliata e di meditazione poetica grazie agli interventi di due donne, Diana Carnevale e Stefania Tiberia, che in maniera diversa ma avvincente hanno aiutato il folto pubblico intervenuto alla manifestazione a far propria la pagina del Vangelo di Luca.
Quindi il Magnificat è divenuto musica e canto, poesia e danza, grazie al Coro “Libercantus Ensemble Femminile”, formato appositamente dalla professoressa Anna Rita Cerrone della Scuola Secondaria di I grado della città, che ha mescolato egregiamente le voci bianche delle ragazze con il timbro più maturo delle insegnanti e grazie al gruppo di studenti del Liceo scientifico di Sora, che hanno costituito una vera e propria Orchestra da camera con Davide Ferri al pianoforte; Michele Capobianco al flauto; Gianluca Cirelli al trombone; Andrea Cocco alla viola; Elisa Venditti al violoncello; Francesca Venditti al violino e la voce di Claudia Di Razza, che ha cantato il Magnificat di mons. Marco Frisina, accompagnato dai passi di danza di Ginevra Gerardi.
Ancora tre studentesse – Giulia Avitabile, Laura Paniccia e Federica Suriano – hanno dato voce alla supplica accorata della “poetessa dei Navigli”, Alda Merini, che nel suo poema “Magnificat. Un incontro con Maria” invita a salvare la “tenera madre di Dio, dimora degli angeli, dimora della Parola… manto secolare che coprirà di gioia gli umani…”.
Palpabile la gioia dei protagonisti, del pubblico e dello stesso parroco, don Alfredo, che nel suo saluto iniziale e nel suo intervento finale ha sottolineato la bellezza ed il valore della Vergine Maria, che la comunità parrocchiale in questo periodo dell’anno festeggia come sua Patrona, offrendola come icona di una Chiesa in cammino, un cammino mai concluso, sempre aperto al futuro, faticoso, forse, ma bello perché abbraccia gli altri e ci pone accanto a ciascuno.
In questo excursus artistico non è stato dimenticato né il cinema né la pittura affidandoci ad alcune immagini come quelle del regista Paolo Zeffirelli e dello scrittore Pierpaolo Pasolini, passando per Botticelli ed Arcabas.
Luciana Costantini
Foto: Rosalba Rosati