Giovedì – Conversione di San Paolo Apostolo (Mc 16,15-18)
Parola del giorno: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Un suggerimento? Un consiglio? Meglio potremmo dire:
un ordine; ma forse la parola fa paura e allora,
più semplicemente, diciamo: una consegna.
Ma proprio questa è la parola
che più di ogni altra impegna e fa interrogare:
una consegna a chi? E di che cosa?
Una consegna come e per quanto tempo?
Troppe domande per restarsene tranquilli.
Mi viene il dubbio che anche in coloro
che per la prima volta la hanno ascoltata
nel cuore si è accesa un’inquietudine o forse una tempesta,
capace di rivoluzionar tutta la vita.
L’impresa, infatti, è ardua.
Non solo perché riguarda il mondo intero, ma soprattutto
perché c’è da proclamare il Vangelo, ossia la vita di Gesù,
quello che ha detto e soprattutto quel che ha fatto,
ben sapendo – e ora anche i discepoli ne sono al corrente –
che lui per dare al mondo la magnifica notizia dell’Amore
– proprio questo significa il vangelo – ha dato la sua vita.
Potrà anche essere successo che loro tutto questo
in quel momento non lo abbiamo pensato, e son partiti
carichi di entusiasmo e di straordinaria volontà,
ma non c’è voluto molto per accorgersi
che quella del dono della vita sarebbe stata
la condizione prima per andare.
E lo hanno fatto, forti della presenza del Signore
nel loro cuore.