Tre Parrocchie unite sotto il “manto di Maria”
Per chi è nato ad Isola del Liri, la Madonna di Lourdes, situata nella sua dimora naturale di via Sant’Angelo, rappresenta un punto di riferimento lungo il cammino della propria esistenza sin da quando, durante la seconda guerra mondiale, ha accolto in cielo le vittime del bombardamento di Trito e del centro storico. Il suo sguardo materno, poi, ci consola tutte le volte che da Isola inferiore saliamo su e viceversa: tutti noi a Lei volgiamo i nostri occhi, a volte umidi per i problemi della quotidianità, a volte sprizzanti di gioia per le numerose grazie che piovono copiose dal cielo. Inutile dire, ancora, che la Madonna di Lourdes è pronta ad accompagnare la nostra anima lungo il suo ultimo viaggio verso la casa del Padre: Lei è lì con le mani giunte, a pregare per noi, Lei è lì a confortare le pene del cuore di chi resta.
Sabato 10 febbraio in un primo pomeriggio dal vago sapore di primavera, le tre comunità parrocchiali di San Lorenzo, di Santa Maria dei Fiori e dell’Immacolata Concezione, guidate dai rispettivi parroci don Alfredo, don Dante Gemmiti e don Roberto Dell’Unto, hanno accompagnato le statue di Maria e di Santa Bernadette restaurate in occasione del centosessantesimo anniversario delle apparizioni della Madonna ai piedi dei Pirenei.
La sera prima, nel complesso ecclesiastico di San Carlo, il Gruppo carismatico dell’Immacolata aveva animato la veglia di preghiera in onore di Nostra Signora di Lourdes. “Vada a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e che vi si costruisca una cappella”, aveva detto Maria a Bernadette: oggi andare in processione significa camminare in questa vita sempre vicino ai nostri fratelli più bisognosi, mentre la cappella è la Chiesa che bisogna costruire, nei luoghi in cui si vive, ponendo al centro la presenza di Cristo e la testimonianza del Vangelo. In tal senso un paese intero ha reso omaggio alla sua Madonna di Lourdes, perché come ha sottolineato don Dante davanti alle autorità convenute “Isola è bella quando è unita nella preghiera, Isola è bella quando tutti insieme costruiamo una società migliore e più giusta nel nome del Signore”.
Le persone più anziane avevano gli occhi umidi e il fazzoletto in mano, quando i Vigili del Fuoco hanno riposto le statue nella grotta con le loro lunghe scale. I bambini del catechismo, convenuti dalle tre comunità parrocchiali, hanno esultato con gioia quando la sirena del camion dei pompieri ha salutato festosamente la buona riuscita dell’impresa. Le Confraternite del Crocifisso, quella della Buona Morte e quella della Madonna dei Fiori non dimenticheranno facilmente una giornata memorabile che le ha viste protagoniste insieme alla cittadinanza intera.
Carlo Giovannone
foto: Rosalba Rosati