A Cassino, nella V edizione della Giornata Nazionale del Teatro in Carcere, invitati i figli dei detenuti minori di 18 anni e le mamme. Tra i burattinai sette detenuti che hanno seguito il corso
In vista della Giornata Nazionale del Teatro in Carcere, giunta alla quinta edizione, e in concomitanza con la Giornata Mondiale del Teatro (World Theatre Day), promossa dall’Istituto Internazionale del Teatro presso la sede Unesco di Parigi, nella Casa Circondariale di Cassino ci si è preparati per aderire ancora una volta all’iniziativa.
In istituto si sta svolgendo un Corso Teatrale, denominato “Fiabe in Carcere” – “Pinocchio e Alice Liberanti”, condotto dall’Associazione MAST “Officina delle Arti”, con la infaticabile Paola Iacoboni che da anni si dedica con successo al teatro per detenuti. Il Laboratorio teatrale quest’anno ha messo su anche un Laboratorio di assemblaggio creativo di burattini. Per questo, da parte della Direzione della Casa Circondariale e degli operatori dell’Area Giuridico-Pedagogica, si è pensato di organizzare il 19 aprile, nella V Giornata Nazionale del Teatro in Carcere, uno spettacolo di burattini, rivolto ai figli minori dei detenuti e alle loro madri.
La bella iniziativa si è tenuta nell’area verde esterna, dove era stato allestito il Teatrino dei Burattini e dove sono confluiti i figli minorenni dei detenuti, accompagnati dalle mamme, per godersi lo spettacolo, realizzato dall’insegnante e da ben sette detenuti che hanno seguito il corso. Ne è nato uno spettacolo simpatico e allegro, che ha saputo ben coinvolgere i piccoli spettatori, ai quali i vari personaggi, Pulcinella, Arlecchino, Balanzone ecc. chiedevano collaborazione ponendo domande e complicità. Ovviamente i bambini erano entusiasti di aiutare Pulcinella a trovare il cibo o a scovare un “nemico”. Risultato, risate e applausi e, soprattutto, una rinnovata unione familiare, bambini con i loro papà e le mamme, papà che li facevano divertire, o manovrando i burattini o stando loro vicini da spettatori. Ad assistere allo spettacolo, la Direttrice dott.ssa Irma Civitareale con il suo staff ed il Responsabile dell’Area G.P. Enzo Tozzi.
Non è certo da sottovalutare il valore pedagogico-educativo dell’iniziativa che, come affermano gli educatori, “risponde alla esigenza di tutela dell’affettività e dei fondamentali diritti della persona”, appare come un momento importante connesso al mantenimento della relazione tra il genitore detenuto ed i propri figli, e costituisce “un aspetto saliente del processo di conoscenza finalizzato all’osservazione della personalità del soggetto, ai fini dell’inserimento del detenuto in percorsi di consolidamento e recupero della relazione genitoriale”.
Al termine dello spettacolo, un bel rinfresco ha davvero rallegrato bambini e adulti, grazie alla generosa collaborazione dell’Istituto Alberghiero di Cassino, con alcuni suoi studenti e docenti, aiutati dai detenuti che sono allievi di questo Corso di studi.
Adriana Letta