Russo il vincitore del Premio Letterature dal fronte 2018

Cerimonia della Nomination della XIII edizione, dedicata alla letteratura dal fronte russa, nel centenario della rivoluzione di ottobre

Vincitore della XIII edizione del premio “Letterature dal fronte”, per il libro “Patologie”, è il russo Zachar Prilepin, romanziere tra i più noti del suo paese, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari. La cerimonia della Nomination 2018, tenutasi presso la Sala Restagno del Comune di Cassino, lo ha decretato vincitore, a seguito delle votazioni della giuria, composta in gran parte da studenti si scuola superiore, votazioni giunte e conteggiate “in diretta” durante la manifestazione. La Sala Restagno, in cui si trovavano gli studenti dei sette Istituti scolastici di Cassino partecipanti (I.T.C.G. “Medaglia d’Oro Città di Cassino” – capofila, Liceo Classico “Carducci”, Liceo Scientifico “Pellecchia”, Liceo delle Scienze Umane “Varrone”, Liceo Classico “S. Benedetto”, I.T.I.S. “Majorana” e I.I.S. “Righi”), era collegata in videoconferenza con le due scuole lontane della rete, il Liceo Petrarca di Trieste e la Scuola italiana statale di Atene, con i loro Dirigenti, docenti e studenti, in una stimolante atmosfera di scambio e confronto culturale.

Prima di arrivare al nome, ci sono stati i saluti istituzionali, dei Dirigenti Scolastici, del Sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro che, sostenitore dell’iniziativa, ha affermato con vigore che Cassino, da cui è partita ben 13 anni fa l’iniziativa, da “Città Martire” è divenuta “Città della Pace” e intende diventare “Città della Riconciliazione tra i popoli”, proprio per via della sua storia, di cui è della massima importanza conservare la memoria e la cultura. Un messaggio di saluto e condivisione è giunto dal Presidente dell’Associazione Letterature dal fronte Federico Sposato e dall’ultimo vincitore del Premio, lo scrittore greco Gazmed Kapplani, che nello scorso ottobre ricevette il Premio della XII edizione. A tal proposito, la Segretaria generale dell’Associazione Clara Abatecola, ha mostrato il primo Quaderno di Letteratura Greca contemporanea, pubblicato dall’Associazione Letterature dal fronte, con qualificati contributi di vari autori ed esperti.

La Abatecola ha poi presentato il regista Daniele Di Sturco che, come ha spiegato, sta lavorando con i ragazzi delle scuole partecipanti, alla realizzazione di un film sulla Rivoluzione russa tra cinema e audiovisivo, per meglio capire e sottolineare il legame tra letteratura e cinematografia ed ha proiettato il trailer del video prodotto dagli studenti della rete. La letteratura russa contemporanea, d’altronde, è stata scelta quest’anno proprio in occasione del centenario della rivoluzione d’ottobre.

La parte centrale della mattinata è stata piacevolmente occupata dall’omaggio degli studenti, presenti in sala e collegati in videoconferenza da Trieste e Atene, alla letteratura russa con letture “a viva voce” di autori vari sul tema “Io, la libertà la rubo”, da un verso di E. Evtusenko in Amore in Portogallo. Le loro letture e la musica con cui altri studenti le hanno accompagnate, hanno reso protagonisti i ragazzi che seguono il progetto Letterature dal fronte con interesse e passione, ed hanno mostrato la loro bravura. D’altra parte è proprio in questo mese che cade la manifestazione nazionale del MiBACT, “Il maggio dei libri”, in cui appunto si è inserita anche quest’anno la cerimonia della Nomination di Letterature dal fronte così articolata.

Infine si è giunti al cuore della manifestazione. A cura dei docenti Maria Abatecola e Gabriella Latempa, e degli studenti della Scuola capofila della rete, l’ ITCG “Medaglia d’Oro Città di Cassino”, guidato dal Dirigente Marcello Bianchi, sono state lette le schede prodotte dagli studenti e conteggiati i voti, in diretta. La scelta a cui sono stati chiamati i giurati quest’anno riguardava quattro libri russi in concorso:  “Una storia russa” di Ludmila Ulitskaya,  “Il ponte di pietra” di Aleksandr Terechov, “Patologie” di Zachar Prilepin e Russian Attack, antologia di Viktor Erofeev, Eduard Limonov, Vladimir Sorokin. Libri diversi tra loro di autori contemporanei molto noti.

La preferenza è andata dunque a “Patologie”, un romanzo che è un racconto pervaso di crudo realismo, formato dalle frasi del dialogo tra i commilitoni, che costituiscono una “cronaca in diretta” della guerra combattuta, con tutti i suoi orrori, dalla Russia contro i ceceni che reclamano l’autonomia. Tale racconto va a dimostrare che la guerra è una “patologia” che genera infinite altre “patologie” nei comportamenti distorti, nel sentire e nelle ossessioni del protagonista e delle singole persone. Queste, stando a stretto contatto con la morte e con un mondo crudele e cruento, capiscono che vogliono vivere, davvero. E questo l’autore lo sa bene, essendo un veterano della guerra in Cecenia, dove era arruolato negli OMON, i corpi speciali russi, nel 1996 e nel 1999.

L’autore vincitore, Zachar Prilepin, sarà invitato in ottobre a Cassino per la cerimonia ufficiale del Premio Letterature dal fronte, che gli sarà consegnato in quella occasione.

Adriana Letta

Zachar Prilepin – Patologie
Titolo originale: Patologii
Traduzione di Enzo Striano 
pagg. 336, 15 € – Edizioni Voland 2011 
ISBN 978-88-6243-068-5

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