Uscito pochi giorni fa in rotazione radiofonica, il pezzo nato dalla collaborazione del rapper Carl Brave con Fabri Fibra e Francesca Michelin, è già tormentone.
“Fotografia” il titolo che immediatamente ci fa pensare a qualcosa che si guarda, che è legato all'”apparenza” e all’apparire appunto (per questo spesso non si rinuncia a modificarle).
Allo stesso tempo la fotografia rappresenta un concetto “liquido”, se ne fanno e se ne postano a migliaia ogni giorno e per questo, a differenza di una volta, le fotografie passano e vanno, lasciando il tempo che trovano.
Il testo leggero di “Fotografia” vela un po’ il significato del brano che parla delle relazioni difficili, siano amorose, professionali, di amicizia o di circostanza.
Dinanzi a queste difficoltà vengono alla luce alcuni atteggiamenti tipici dell’essere umano:
Quello disimpegnato:
“la moda è bella ma ci rende tutti uguali
chissene frega guarda ho preso questi occhiali”
Poi il disincanto:
“e tu vieni ma poi non rimani mai (eh)
eravamo quercia mo siamo bonsai (eh)”
Gli alibi che giustificano le separazioni:
“restiamo qui a parlare di arte e di film vari
finchè Marte non ci separi“. (Dissacrante l’uso di Marte al posto di morte!).
E ancora, il bisogno di salvare le apparenze:
“ma tanto io e te dai negativi (si)
ne usciamo fuori bene
come una fotografia
come una fotografia
come una fotografia
come una fotografia“.
Se prendiamo la Parola di oggi ci sembrerà incredibile notare quanto sia ancora attuale la lezione di Gesù:
“Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània”. (Mc 11,11-25).
E’ il solito sguardo penetrante di Gesù che intende VEDERE-DENTRO per giudicare, ossia per valutare le scelte. Egli guarda ogni cosa attorno e la valuta per quello che è davvero, la vede non per come appare, ma per ciò che realmente è; vede nel profondo! Ha preso coscienza della situazione e non ha fatto altro e alla sera è rientrato a Betània. La mattina seguente torna… Continua a leggere il brano… la sua reazione non è immediata… ha pregato e riflettuto prima di agire.
E noi? Quando vediamo che le nostre relazioni diventano difficili che facciamo? Scappiamo tacendo o chiediamo al Signore luce e forza per agire nel Suo Nome?
Saranno cambiati i modi, saranno cambiati i tempi, ma la sostanza è sempre la stessa.
“e mentre non mi guardi ti scatto una foto
e quando poi ti sposti ti do un bacio a vuoto“.
Eppure Gesù non fa la fotografia ma guarda dentro.
Eppure Gesù non si è disimpegnato: ha dato la sua vita per noi.
Angela Taglialatela