Cena in piazza organizzata dalla Parrocchia di S. Antonio di Padova in Cassino con la presenza del Vescovo Antonazzo
A cena con S. Antonio si sta bene, si gode di un’atmosfera di amicizia, di allegria, di familiarità fra tutti e poi è ormai una tradizione consolidata che regge alla grande. Ogni anno qualche piccola variazione sorprende e rallegra. Quest’anno, per esempio, nella piazza antistante la chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova, sono stati montati dei gazebo, a scongiurare la pioggia e l’umidità del dopo-pioggia, che il servizio meteo prevedeva e che infatti puntualmente si era scatenata nel primo pomeriggio con fortissimo vento. Ma i gazebo erano già montati e pronti. Certo, il Comitato per i festeggiamenti in onore di S. Antonio è molto attivo e lavora con una generosità, dedizione e fiducia nel suo Patrono incredibili. E’ così, d’altronde, con tanto impegno e lavoro di alcuni, che si riesce ad organizzare un momento conviviale tanto gradevole per tutti, e con una piccola cifra per ciascuno, a raccogliere una certa somma, necessaria a sostenere in parte le spese dei festeggiamenti, unitamente ai contributi dei numerosi sponsor.
Terminata la Messa con la Tredicina in preparazione alla festa (come al solito, chiesa piena zeppa di devoti), la piazza si è animata. Gli ultimi preparativi ai tavoli, imbanditi con i colori del Santo, bianco e giallo, perfino i fiori ad ogni tavolo; palloncini a rallegrare la piazza; il gruppo musicale di Mirko e la Velina si prepara; si presentano, puntuali, sorridenti e disponibili, i ragazzi del Liceo Classico “Carducci” e quelli del Liceo “Varrone” delle Scienze umane, con le magliette gialle di S. Antonio, pronti per il servizio ai tavoli; intanto, nelle “retrovie”, c’è chi lavora da ore per la preparazione della cena. Sono tre signore di San Salvo, le cuoche, che svolgono questo prezioso servizio e sono bravissime, preparano in stile casalingo ottime pietanze. Stasera antipasto, pasta e fagioli, porchetta e insalata, frutta, dolci.
Mentre si attende di prendere posto ai tavoli, già assegnati con cura e precisione, arriva il Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, l’ospite tanto atteso, e inizia a salutare tutti con grande cordialità. Quando tutto è pronto e ognuno è al suo posto, il Vescovo impartisce la benedizione alla mensa e si inizia, mentre le signore della Caritas parrocchiale, che ovviamente hanno invitato i loro protetti, dispensano a tutti il pane e le bevande, acqua, coca-cola e aranciata. La musica suona, l’atmosfera si fa sempre più serena, piacevole e familiare, sembra davvero un’unica grande famiglia. Si mangia, i bambini giocano, qualcuno inizia a ballare al suono delle musiche eseguite e il gruppo si infittisce, ballano in tanti con piacere e con allegria, balli di gruppo e di coppia. Giunge anche il Sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro. Mentre si è a tavola alcuni membri del Comitato invitano ad acquistare un biglietto per una sottoscrizione a premi che promette tanti premi e un viaggio in pellegrinaggio a Padova per il 2° premio, ed uno a Medjugorie per il 1°. Così poi, tra la frutta e la torta (non poteva certo mancare la torta di S. Antonio!), il Parroco, Don Benedetto Minchella, dà il via all’estrazione. Sono bambini a pescare i biglietti vincenti, ma per il secondo premio pesca il Parroco e per il primo due suore, una Stimmatina ed una della Carità. Il tutto tra risate, esclamazioni, allegria e ringraziamenti agli sponsor.
Infine la torta, anzi le torte, due torte gemelle per circa 170 persone, davanti alle quali si scatta una foto-ricordo del Parroco con il Comitato e le cuoche.
Insomma una serata gioiosa e partecipata che non solo è servita a raccogliere fondi, ma cosa più importante, ha rafforzato i legami di affetto, collaborazione e appartenenza di una grande comunità parrocchiale, allargata all’ospite “sorella” comunità di S. Giovanni Battista, amministrata temporaneamente da Don Benedetto, e a cittadini di altre parrocchie. Tutti con nel cuore S. Antonio, tutti – geograficamente – nel cuore della città.
Adriana Letta