Famiglia e giovani: fede e discernimento vocazionale
La Sala Giovenale di Aquino ha riaperto le porte per un nuovo Convegno Pastorale Diocesano, promosso dal vescovo mons. Gerardo Antonazzo, dal titolo “Famiglia e giovani: fede e discernimento vocazionale”. Dopo oltre due anni di convegni spesi a riflettere sul grande tema della Famiglia, questo nuovo appuntamento diocesano si pone l’obiettivo di innestare al percorso precedente la riflessione giovanile attuale.
Mons. Antonazzo prende gli onori di casa, accompagnando i presenti nel pieno del tema del Convegno, riprendendo gli argomenti trattati all’interno delle assemblee zonali svoltesi il 6 giugno in tutte le otto zone pastorali della diocesi. Egli ha parlato, soprattutto, dell’indagine messa a punto dalla Pastorale Giovanile Diocesana, dedita ad ascoltare i giovani vicini e lontani alla Chiesa Cattolica. Sono stati presi in esame oltre mille ragazzi delle scuole superiori di Cassino, Sora e Pontecorvo; in ausilio ai questionari cartacei, la Pastorale Digitale ha contribuito a dare voce ai giovani della diocesi somministrando un questionario compilabile online sul sito web diocesano. Dalle prime analisi, emerge in modo netto un ampio disagio giovanile. I giovani soffrono ma non si fidano della Chiesa. Si dicono lontani dalla Parrocchia e dal volontariato. Dichiarano di pregare quando se la sentono e nei momenti di maggior sconforto.
Gianpaolo e Simona, moderatori del convegno, hanno tracciato una sintesi biografica di don Armando Matteo, relatore della prima serata del Convegno: “Don Armando Matteo. nato a Catanzaro nel 1970, sacerdote dell’Arcidiocesi di Catanzaro – Squillace. ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano e in Teologia presso l’Università Gregoriana di Roma. Già assistente nazionale della FUCI dal 2005 al 2011 e dal 2012 assistente nazionale della Associazione Italiana Maestri Cattolici. Attualmente insegna Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma”.
“Quello dei genitori è un mestiere quasi impossibile. […] L’educazione è veramente un miracolo divino. E’ un processo che porta l’individuo dalla piena dipendenza all’autonomia. Il vero problema risiede negli adulti. Da cinquant’anni a questa parte si sta espandendo a macchia d’olio la Sindrome di Peter Pan. Secondo Freud la nostra più grande disgrazia è la mancata possibilità di potersi scegliere i genitori. […] Quindi, quello che combinano i nostri genitori dalla nostra nascita ai 4 anni ci segnerà per tutta la vita. Educare significa che io genitore lavoro tanto su di te così grazie a me non avrai più bisogno di me. […] Dio non ha scelto nessun mestiere. E’ Padre! E’ la cosa più divina. […] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio. Il Quarto Comandamento è l’unico che dà una ricompensa. Questo lascia presagire che non è sempre semplice onorare i propri genitori”.
Il coro “Coristi della Parrocchia S. Costanzo Vescovo e S. Tommaso d’Aquino”, diretto dalla Maestra Sonia Scappaticci, ha allietato la prima serata del convegno.
La WebTv Diocesana, capeggiata da Francesco Marra, ha trasmesso in diretta streaming l’intera durata del convegno.
Mario Fraioli