Un legame indelebile che riscopre ogni anno la propria forza
Tantissime le persone che il 24 giugno hanno affollato le strade di Civitella Roveto per onorare il santo patrono, San Giovanni Battista. Un filo rosso ha così unito il fiume Liri, novello Giordano, al fiume di gente che ha preso parte alle cerimonie dedicate al precursore di Cristo.
Dopo la tradizionale Messa sulla riva del Liri, celebrata dal parroco Monsignor Franco Geremia e arricchita quest’anno da tre battesimi, e le abluzioni nelle acque benedette, i tanti fedeli presenti hanno atteso l’uscita della statua nella piazza antistante alla chiesa parrocchiale. Una piazza che, ancora una volta, è sembrata troppo piccola per accogliere tutti coloro che non sono voluti mancare al momento più emozionante dei tre giorni di feste patronali. Mentre i primi raggi del sole hanno infatti illuminato il portone bronzeo, la statua settecentesca, portata a spalla da quattro uomini, è stata condotta all’esterno della chiesa tra preghiere, canti, applausi e tanta commozione.
Un altro momento molto atteso delle celebrazioni religiose è stato poi quello dell’omelia dal balcone del municipio rovetano. Quest’anno il compito è toccato a Don Giovanni De Ciantis il quale ha aperto il suo discorso con una domanda ben precisa: «Ha ancora senso oggi parlare di Dio? Di San Giovanni? Della santità?». «San Giovanni Battista» ha spiegato il sacerdote «nel 2018 ci indica ancora il Signore, proprio come duemila anni fa. È Gesù, infatti, l’unico che possa aiutarci a riempire il vuoto della nostra esistenza e a perdonare i nostri peccati. Peccare vuol dire proprio perdere l’obiettivo e il senso della nostra vita». «Questa, invece» ha poi aggiunto «deve essere progettata in dialogo e in comunione con Cristo perché noi non siamo soli, ma Dio è con noi e resta con noi attraverso i santi». Infine Don Giovanni ha voluto salutare i presenti con l’invito ad ascoltare non solo con le orecchie, ma anche, e soprattutto, con gli occhi e con il cuore. Una raccomandazione che, sicuramente, accompagnerà i tanti devoti di San Giovanni Battista che, a Civitella e non solo, portano sempre vivo un legame indelebile con il santo che ha preceduto Cristo e, per Lui, ha saputo preparare la strada e raddrizzare i sentieri.
Maria Caterina De Blasis
Foto: Benedetto Di Pietro