I festeggiamenti sono stati organizzati dalla Parrocchia intitolata al SS.mo Salvatore, a S. Maria Assunta e a San Germano Vescovo
Il 30 ottobre è il dies natalis, il giorno della nascita al cielo di San Germano di Capua, compatrono della città di Cassino e titolare della Parrocchia della Concattedrale. Dunque, da festeggiare. E così è stato. La parrocchia ha organizzato anche quest’anno sia il Triduo di preparazione che la giornata di festa, in cui la Messa solenne è stata celebrata alle 18.00 dal Parroco, Don Salvatore Papiro, con l’esposizione in onore della statua del Santo (una pregevole opera in marmo del 1483, sec. V, dello scultore fra’ Celso, monaco cassinese) e delle tre reliquie, racchiuse in un prezioso reliquiario.
Durante la celebrazione Don Salvatore ha ricordato la figura del Santo, che per un periodo dette anche il nome alla città, e che visse tra il V e il VI secolo. Nato da famiglia agiata, Germano alla morte del padre, ereditò il patrimonio e con il beneplacito della madre vendette tutto e diede il ricavato ai poveri per dedicarsi alla vita spirituale, a cui si sentiva chiamato. Morto il vescovo di Capua Alessandro, Germano fu designato a succedergli come avveniva a quel tempo, eletto dal clero e dal popolo. Da vescovo cercò sempre di seminare pace e concordia, anche svolgendo missioni diplomatiche particolarmente delicate e contribuendo a sanare divisioni che duravano da tempo. Era amico di San Benedetto e condusse vita ascetica fino alla morte avvenuta il 30 ottobre 541. Ma la santità, ha sottolineato Don Salvatore, è per tutti e alla portata di tutti, come raccomanda San Paolo nella lettera agli Efesini proclamata oggi. Perciò, sull’esempio di San Germano e per sua intercessione, dobbiamo essere anche noi “convinti promotori della fraternità tra gli uomini”, testimoni del Vangelo di Cristo, capaci di attuare una vera comunione di fede e di amore nella Chiesa.
Dopo la benedizione finale, si è snodata la Processione che, preceduta e accompagnata per tutto il tragitto dalla Banda musicale Città di San Giorgio, ha portato attraverso le strade del territorio parrocchiale le reliquie del Santo, ornate di fiori e di luci, offrendole allo sguardo e alla devozione del popolo, tra canti e preghiere. Al ritorno in piazza Corte, dopo un ultimo brano musicale della Banda, un attraente e multicolore spettacolo pirotecnico ha rallegrato i presenti. Infine, rientrati in chiesa, c’è stato l’ultimo atto: il bacio della reliquia di San Germano, per la quale i fedeli, in fila, hanno atteso il proprio turno.
Adriana Letta