Mattinate FAI d’Inverno: Studenti delle Superiori di Cassino illustrano ai piccoli le bellezze naturali, artistiche e culturali del territorio
Mattinate FAI d’Inverno: l’evento nazionale promosso per le Scuole dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, si è ripetuto anche quest’anno a Cassino, grazie alla locale sezione e alla passione e intraprendenza della prof.ssa Anna Matilde Patini che la dirige. La mattina del 29 novembre, due punti di particolare interesse, piazza Corte e le Terme Varroniane, si sono animati di gruppi di studenti, quelli delle Scuole secondarie di II grado in veste di “Apprendisti Ciceroni”, ovvero guide per far scoprire le bellezze naturali, artistiche e culturali del territorio, (provenienti dal Liceo Scientifico “Gioacchino Pellecchia”, dal Liceo delle Scienze Umane “Marco Terenzio Varrone” e dall’IIS “Medaglia d’Oro Città di Cassino” Sez. Turismo) e quelli più piccoli, alunni della Scuola primaria e delle classi prime di Scuola secondaria di I grado, come discenti. Per una volta i docenti erano semplicemente “accompagnatori” dei propri allievi.
Quella degli “Apprendisti Ciceroni” è un’invenzione diremmo geniale del FAI, un progetto formativo che riesce a coinvolgere in tutta Italia 50.000 studenti, e da anni molti anche a Cassino. Sono ragazzi che vengono prima formati, dopodiché possono accompagnare il pubblico, per l’occasione i loro “colleghi” più piccoli, alla scoperta del patrimonio di arte e natura che hanno vicino casa, cosa che li fa sentire direttamente coinvolti e protagonisti nella vita sociale e quindi anche culturale ed economica della comunità. Una vera esperienza di cittadinanza attiva, che li pone come esempio per altri ragazzi. Si sa, la partecipazione attiva degli studenti nel processo di apprendimento, arricchita dalla soddisfazione personale, fa miracoli.
Infatti la piazza Corte era piena di gruppi di scolari che si spostavano fra i vari punti stabiliti, dove erano attesi dai Ciceroni per le spiegazioni. Al centro c’era il tavolo delle guide che “dirigevano il traffico” in modo che ogni gruppo-classe in visita ricevesse in ogni luogo la spiegazione per sé. Davanti e all’interno della Chiesa Concattedrale si spiegava la storia di Cassino, della chiesa attuale e delle due chiese che in passato, prima della distruzione bellica, insistevano su quel terreno. Un altro gruppo illustrava in particolare la storia dell’antica chiesa di S. Maria delle Cinque Torri, accanto alla “Memoria di Pietra“, stele di pietra che ne reca incise l’immagine e le notizie storiche. Un altro gruppo si occupava della sovrastante Rocca Janula e, vicino all’ingresso della Curia, altri Apprendisti Ciceroni mostravano il luogo preciso dove sorgeva la Torre Campanaria, riprodotta sulla Memoria di Pietra e in un plastico opera degli studenti. Infine, anzi, come prima tappa, c’era la visita alle Sorgenti del Gari, un luogo naturale suggestivo che si trova di lato alla Concattedrale, ricco di acque sorgive che scorrono e si incanalano.
L’altro grande punto di attrazione delle visite guidate era più lontano, le Terme Varroniane, parco naturale-termale incantevole per la ricchezza di acque e di vegetazione nei pressi di quella che era la sontuosa villa di Marco Terenzio Varrone, erudito scrittore latino, oggi con un camping internazionale dotato di aree attrezzate e con un Complesso Idropinico ricco di acque oligominerali con proprietà terapeutiche che sgorgano da quella che è classificata come la zona di sorgenti più grande d’Italia. Le scolaresche che volevano raggiungerlo potevano servirsi di pullmini messi a disposizione dal Comune. Anche lì gli studenti Apprendisti Ciceroni erano pronti ad illustrare ai piccoli tutte le meraviglie e le proprietà di quei luoghi affascinanti. Dunque, dalle Sorgenti del Gari alle Terme Varroniane, il percorso FAI si snodava sul tema dell’acqua, che in questo anno scolastico è stato assunto come tema portante per le iniziative per la Scuola che il FAI propone: “Acqua viva, risorsa nobile e irrequieta del paesaggio“.
Insomma, una mattinata davvero speciale, che ha visto i ragazzi attivi e preparati, interessati e protagonisti e sono stati bravissimi, segno che l’iniziativa ha saputo e sa, anno dopo anno, cogliere nel segno e ottenere dai ragazzi una partecipazione attiva per cui certamente il valore e le storie dei beni territoriali di cui oggi hanno parlato o sentito parlare resteranno impressi nella loro mente come una bellissima esperienza. Da ripetere e approfondire il prossimo anno e ancora e ancora.
Adriana Letta