Sull’esempio di S. Lucia il Vescovo auspica un risveglio di coscienza, nella solenne celebrazione presso la Parrocchia di S. Giovanni Battista in Cassino
Per Santa Lucia, nel giorno della sua festa, nella Parrocchia di S. Giovanni Battista in Cassino, una Messa solenne è stata presieduta dal Vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo, con l’animazione del Coro S. Giovanni Battista – Città di Cassino e con la presenza delle autorità civili e militari e dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione di Cassino. A questi ultimi era stato riservato un posto speciale dal Parroco Don Giovanni De Ciantis, perché sono proprio loro i prediletti della Santa che è loro Patrona. Una chiesa piena straripante, tanto che non bastavano i posti a sedere, nonostante il freddo e la pioggia che hanno dominato la giornata. Tutti accorsi per la luce di S. Lucia.
Questa luce, ha spiegato il Vescovo Antonazzo, è di grande aiuto per noi, è la luce del cuore, dell’anima, lo “splendore dell’anima”, come diceva S. Ambrogio, è la coscienza, illuminata, “ferita” e guarita dalla Parola di Dio, perché possiamo anche noi passare dalla luce interiore alla luce che si irradia sulla grazia anche esteriore della persona. Tutta la nostra vita è avvolta da questa luce che S. Lucia ha vissuto nel segno della fede, ha testimoniato anche con il martirio e ha trasmesso come condizione per crescere nella luce. S. Paolo diceva infatti: voi siete figli della luce, non più delle tenebre, grazie alla luce di Cristo che riceviamo già nel Battesimo.
La coscienza, che oggi pare spenta e narcotizzata, è quel nucleo centrale di ogni persona, ha osservato Mons. Gerardo, che parla: non bisogna ignorare la voce della coscienza, che ci aiuta a discernere, cioè a distinguere il bene dal male e ad essere capaci di scegliere il bene. E’ allora che la persona può sentirsi veramente viva e libera, non di fare quel che vuole, ma di decidere e scegliere il bene. Chi fa il male sta male e fa stare male anche gli altri. “Fermati, rifletti, prega, prendi tempo, le tue decisioni sono importanti”, ha proseguito. E’ la coscienza che ci fa capire e valutare come e verso dove sta andando la nostra vita e quella della società a livello spirituale, morale, sociale, umano. Questo il forte monito per tutti.
La partecipazione dei presenti è stata corale e intensa in tutti i momenti, resa visibile in particolare dai bambini che al Padre Nostro si sono uniti ai celebranti intorno all’altare e alla fine, si sono stretti tutti attorno alla statua della Santa per pregare, trainando l’attenzione e la preghiera di tutti i presenti, ovviamente. Ma è stato proprio verso la fine della celebrazione, che Don Giovanni, dopo aver voluto ringraziare il Vescovo e poi tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito alla riuscita della festa, ha annunciato che a causa della pioggia che era ricominciata, era decisamente sconsigliabile uscire in processione, per cui il programma è stato per forza di cose ridimensionato. La Banda Don Bosco Città di Cassino diretta dal M° Marcello Bruni, che nella giornata aveva suonato per le strade del quartiere, è entrata in chiesa per suonare qualche brano, poi ci si è avviati tutti – anche S. Lucia – verso la porta della chiesa, alcuni sono usciti, ma con gli ombrelli aperti, altri sono rimasti sulla porta. La banda ha suonato sulla piazza davanti alla chiesa, il Vescovo ha impartito la Benedizione e allegri fuochi d’artificio hanno fatto alzare con piacere lo sguardo di tutti verso le loro colorate e fantasiose figurazioni nel cielo.
Dopo questo necessariamente breve momento, si è rientrati in chiesa e la Banda, schierata davanti all’altare, ha suonato con la maestria di sempre. Così si è conclusa la festa, una bella festa, anche se un po’ ostacolata dalla pioggia. Ma questa, come ha detto il Vescovo, è anch’essa grazia di Dio, necessaria alla terra come una benedizione. Ce lo fa capire la coscienza illuminata dalla Parola di Dio.
Adriana Letta