Fare Pastorale Giovanile dopo il Sinodo: il VI Seminario diocesano

Prima serata del VI Seminario Teologico-Pastorale

La Chiesa diocesana di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, dopo il Sinodo dei vescovi dell’ottobre 2018 sui giovani, si sta riunendo, in questi giorni, ad Aquino, presso la Sala Giovenale, per partecipare al VI Seminario Teologico-Pastorale “Giovinezza perenne della Chiesa” che vedrà, quest’anno per la prima volta, una novità nell’ultima serata: venerdì 25 gennaio, infatti, i lavori del seminario si articoleranno in tre laboratori distinti e contemporanei, in luoghi diversi, a uno dei quali ciascuno può scegliere di partecipare.

Lunedì 21 gennaio ha dato inizio al convegno il vescovo diocesano Gerardo Antonazzo, salutando e ringraziando l’ospite della serata don Carmine Ciavarella. Il Vescovo ha descritto, poi, la strutturazione delle tre serate, sottolineando come la prima sia di introduzione al tema dei giovani. La scelta del titolo del Seminario è ricaduto sulla scorta del discorso tenuto da San Paolo VI all’udienza generale mercoledì 12 giugno 1974, sostenendo come la giovinezza della Chiesa vada intesa oltre l’età.

Don Silvano Casciotti, direttore diocesano del servizio della Pastorale Giovanile, ha coordinato le varie fasi dell’evento. Ha introdotto l’ospite di questo primo giorno di convegno: “Don Carmine Antonio Ciavarella è stato ordinato nella Cattedrale di Latina sabato 28 giugno 2014, salesiano è stato da sempre impegnato con gli oratori e nella pastorale giovanile. Religioso volontario impegnato nel disagio giovanile e nelle associazione giovanili salesiane, ricopre il ruolo di delegato Centro Nazionale Opere Salesiane anche per il TGS, Turismo Giovanile e Sociale. Opera presso il Centro Nazionale Opere Salesiane di Roma.”

Don Carmine, da esperto di Pastorale Giovanile, prendendo la parola, ha incentrato il suo discorso partendo da un excursus di carattere storico evidenziando elementi significativi che si sono fusi negli anni fino a giungere alla sintesi della Pastorale Giovanile, la quale non è sempre esistita come tale ma spesso frammentata o nascosta in altre realtà locali e mai unita verso un obbiettivo comune. Con il Sinodo dell’ottobre 2018, i giovani, da oggetto di studio, diventano coprotagonisti: la novità fondamentale apportata è stata quella della sinodalità missionaria per cui ogni battezzato partecipa della vita e della missione della Chiesa secondo le età, lo stato di vita e la vocazione. Le figure centrali della comunità hanno ciascuna un fine specifico: i pastori accompagnino i processi della Santa Madre Chiesa, i giovani capiscano di essere essenziali per gli altri, la comunità non si chiuda nell’autoreferenzialità, la famiglia sia luogo di maturazione di tutta la persona. La Chiesa deve diventare casa in cui crescere nella relazione con gli altri e nella fede. Uno dei segni della giovinezza, ha sottolineato il vescovo all’inizio, è proprio il fare comunione, l’essere Chiesa. Quindi prima di fare Pastorale Giovanile occorre pensare, ha concluso don Carmine. Le due azioni si fondono nella fase attuativa del Sinodo che consiste nell’ascoltare.

Si è lasciato, infine, spazio alle domande dei presenti.

La Corale “Sancta Caecilia” di Aquino, diretta dal M° Sonia Scappaticci e coordinata dal responsabile Raffaele Pomella, ha animato con i canti le varie fasi della prima serata del VI Seminario Teologico Pastorale.

La WebTv diocesana, capeggiata da Francesco Marra, ha trasmesso con successo l’intera durata del convegno.

Andrea Marinelli

Foto: Giorgia Lupidii

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