La gioia è stato il messaggio scaturito dalla festa di Don Bosco nella Parrocchia di S. Pietro Apostolo a Cassino
Ebbene sì, la comunità parrocchiale di S. Pietro Apostolo in Cassino è… degna di “entrare nel Regno dei cieli”. Lo ha detto l’Amministratore parrocchiale Don Nello Crescenzi nella solenne Celebrazione eucaristica per la festa di Don Bosco, giovedì 31 quando, dopo l’Alleluja, ha invitato tutti, anche gli adulti, a cantarlo di nuovo ma con la stessa gioia e gli stessi giochi di mani dei bambini, perché il Vangelo del giorno diceva: “Se non diventerete come i bambini…”. Un simpatico escamotage per coinvolgere tutti i numerosi presenti. Don Nello ha fatto notare anche che la festa infrasettimanale è un dono di Dio, perché raccoglie davvero i rappresentanti di tutta la comunità e non solo una porzione di essa come accade nelle varie messe della domenica.
Ma andiamo con ordine. La festa di S. Giovanni Bosco è tuttora molto sentita in parrocchia, anche dopo anni che i Salesiani sono andati via e i festeggiamenti sono cominciati prima, non solo nei tre giorni precedenti con il Triduo di preghiere in preparazione, ma con una parte della festa anticipata a martedì 29. Alcune classi del vicino Istituto Comprensivo Cassino 3°, precisamente la IV e la V della Scuola Primaria “S. Giovanni Bosco” e la I e II Media “Diamare” sono venute in parrocchia ed hanno vissuto una mattinata di gioia e di emozioni. Nel salone parrocchiale hanno consegnato a Don Nello un grande striscione fatto da loro con l’aiuto delle maestre, con la frase-emblema della festa 2019: “Con te, Don Bosco, la Vita è canto, è fremito di gioia“, che poi è stato posto davanti all’altare. Hanno assistito ad uno spettacolo preparato da bambini della Filodrammatica Don Bosco guidati da M. Patrizia Velardi e Sandro Zolla sulla vita di Don Bosco e sulla figura di S. Domenico Savio, un santo giovanissimo. I piccoli attori si servivano anche di filmati e i giovanissimi ospiti erano portati ad interagire rispondendo alle domande dei questionari. Hanno anche cantato e giocato e alla fine, grazie ad uno splendido sole, hanno potuto raggiungere gli spazi aperti dell’Oratorio, giocare, scattare foto-ricordo accanto alla statua di Don Bosco e infine dare la caccia alle caramelle che Don Nello e Don Tomas lanciavano a pioggia con gran divertimento di tutti. Con le foto scattate, hanno poi realizzato un bellissimo video di cui hanno fatto omaggio alla Parrocchia.
Il giorno della festa, prima della Messa, tutti i ragazzi e bambini dei gruppi di catechesi, che nella settimana avevano visto sospesa la frequenza del catechismo, sono venuti in massa, tanto che con la loro presenza, la chiesa brulicava di vita, era effervescente. Avevano studiato e ripassato i canti dedicati a Don Bosco per prepararsi alla tradizionale “Cantata a Don Bosco“. Infatti, al termine della Celebrazione, si sono posti davanti all’altare e, con il supporto dell’organo di Antonio Spigola e delle chitarre, hanno cantato a voce spiegata. Un vero spettacolo! Dopo la benedizione finale, nuova generale distribuzione di caramelle, immancabili, e per chi voleva erano disponibili anche bevande calde… Don Bosco ha colpito ancora: la festa, pur nella semplicità, è riuscita benissimo e davvero la cifra di questa giornata è stata per l’appunto la gioia, proprio come voleva lui per i suoi ragazzi. Un grande grazie va a Don Nello, a Don Tomas, ai catechisti, alle associazioni salesiane parrocchiali, ai volontari e a tutti coloro che in qualche modo hanno collaborato alla buona riuscita, con spirito di squadra, quello che Don Nello ha detto non deve mancare mai in una comunità cristiana.
Adriana Letta