Aquino: un convegno sul Bullismo e Cyberbullismo
L’Istituto comprensivo di Aquino, ancora una volta, si mostra sensibile nei confronti del mondo dell’infanzia e del “pianeta adolescenza”, organizzando un convegno per affrontare il dilagante fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Oltre agli impegni didattici, che costituiscono lo specifico del “Pianeta Scuola”, gli operatori del mondo dell’Istruzione e quanti, a vario titolo sono chiamati a favore dei discenti, curando la prevenzione di quei fenomeni che minano la normale crescita dei discenti. Per questo motivo, nel pomeriggio del 10 aprile scorso, presso l’Aula Magna dell’Istituto compresivo statale, diretto dalla dott.ssa Marianna Stefania Ladisi, i docenti, ma anche i genitori degli alunni, di tutte le scuole del circondario, si sono ritrovati insieme per prendere parte al momento formativo.
A tenere le relazioni sono intervenuti il dott. Riccardo Lancellotti, dirigente tecnico dell’ufficio scolastico regionale Lazio e referente regionale per il contrasto al bullismo e cyberbullismo, e la prof.ssa Anita De Giusti, docente utilizzato presso l’ufficio scolastico regionale per il Lazio, nonché referente per il contrasto di questo fenomeno, presso le scuole della Provincia di Roma. Dopo l’intoduzione dei lavori, affidata alla prof.ssa Antonella Regoli e dopo i saluti istituzionali del dirigente scolastico Marianna Ladisi e del sindaco di Aquino, Libero Mazzaroppi, la parola è passata al primo dei due esperti che, attraverso l’uso del mezzo multimediale, ha tracciato una descrizione puntuale di questo fenomeno di prevaricazione, facendo un distinguo tra le forme fisiche e quelle presenti sul web. In particolare il dott. Lancellotti, ha messo in evidenza come il bullismo si basi su due punti sempre uguali: reiterazione dell’atto violento; soggetto forte contro soggetto debole.
Oltre a ciò il dott. Lancellotti ha messo, poi, in evidenza come le due forme di bullismo producano reazioni spesso incontrollate, tanto da sfociare in forme di anoressia, bulimia e atteggiamenti autolesionistici, fino ad arrivare al gesto estremo del suicidio. Per ovviare a queste reazioni, ha sottolineato come la Scuola possa fare molto. Il primo passo è quello di far uscire la vittima dall’isolamento in cui vive, perché il bullo stesso può essere vittima di situazioni di svantaggio sociale o scolastico. Gli stumenti di lavoro per la prevenzione, poi, sono stati varati dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, del Miur, già nell’ottobre 2017, in un tavolo di lavoro con le scuole del terriorio nazionale. Un altro elemento a cui prestare attenzione è quello della trasformazione della vittima in carnefice, e questo avviene soprattutto sul web. Terminata la propria relazione, il dott. Lancellotti ha lasciato la parola alla prof.ssa De Giusti che, ha elencato come la Scuola sia chiamata a predispore tutte le misure preventive nei documenti prodotti dal Collegio docenti. In particolare il riferimento è stato ai documenti quali il regolamento d’istituto, il patto di corresponsabilità, il Ptof (piano treennale dlel’offerta formativa), il piano di miglioramento ed il Rav (rapporto di autovalutazione). Terminata anche questa fase del convegno, prima dei saluti, i due esperti si sono detti disponibili ad olteriori incontri e forme di collaborazione con i docenti e le famiglie dell’Istituto comprensivo di Aquino e delle altre realtà scolastiche della zona.
Giovanni Mancini