Rinnovo della Promessa Scout

Per il 50° di Scoutismo Cattolico a Cassino, solenne cerimonia della Promessa alla presenza di Scout di oggi e di ieri

Secondo importante appuntamento del 2019 per gli Scout del Gruppo Cassino 3, che in questo anno festeggiano i 50 anni di Scoutismo Cattolico a Cassino, giovedì 25 aprile, in prossimità della festa di S. Giorgio, Patrono dell’Agesci. Alle 16.00 cominciano ad arrivare numerosi bambini, ragazzi, capi, scout di oggi e anche del passato. La piazza Diamare, davanti alla chiesa di S. Antonio, si anima e si tinge dei colori scout. E’ il raduno di preparazione al rinnovo della Promessa. C’è aria di festa, c’è gioia di stare insieme, c’è tanta gente, anche il “mercatino” nelle vie centrali. Spicca, davanti alla chiesa, il gazebo di Poste Italiane che per ricordare l’evento hanno emesso un annullo postale speciale ed una cartolina ricordo. In tanti hanno comprato la cartolina, segno di accoglienza e condivisione del significato della giornata.

Il culmine è alle 19.00, quando in chiesa prende inizio la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo diocesano, Mons. Gerardo Antonazzo. La chiesa è gremita, sono stati invitati, oltre ai gruppi della Zona, anche gli Scout che nel corso dei 50 anni hanno vissuto l’esperienza scout: le prime Guide, i primi Capi, i primi Esploratori. La loro presenza e partecipazione arricchisce il significato della giornata, evidenziando il legame di continuità tra le generazioni e la forza dei Valori condivisi con convinzione ieri come oggi, pur col mutare dei tempi.

Il Gruppo Scout Cassino 3 occupa il lato della sagrestia con le insegne, le bandiere, le chitarre e tutti sono impegnati e compresi dell’importanza del momento, cantano col cuore, ma anche negli altri banchi un po’ dappertutto in chiesa ci sono Scout ospiti, come il gruppo di Cervaro, o ex Scout e si sente che c’è commozione particolare in chi ricorda, magari con i capelli bianchi, ma perennemente ragazzo Scout.

Dopo le letture della liturgia, il Vescovo Gerardo, nell’omelia che rivolge ai ragazzi dialogando con loro, parla della Resurrezione di Gesù e fa notare che aveva promesso di risorgere ed ha mantenuto la promessa. Perciò dopo non ha più bisogno di rinnovare la promessa proprio perché l’ha mantenuta. E noi? Gli adulti sposati o consacrati hanno fatto un giorno la solenne promessa, ma non è una volta per sempre, hanno bisogno di rinnovare giorno dopo giorno le promesse di impegno e di servizio, per avere consapevolezza di cosa significa amare. Non sempre si riesce a mantenere le promesse fatte, perciò occorre rinnovarle, per ripartire con la giusta motivazione e il giusto impegno. D’altronde il verbo pro-mettere, ha osservato, che è un verbo composto, significa: mettere prima di ogni altra cosa la più importante che dobbiamo ricordare sempre. Così saremo persone “di parola”, come chi dà la parola e la mantiene ed è una persona seria. Bisogna quindi imparare fin da piccoli, secondo l’età, ad essere “persone serie”, che fanno promesse non impossibili e le mantengono.

Subito dopo ha avuto luogo la suggestiva ed emozionante cerimonia del Rinnovo delle Promesse, col canto “Insieme” e con il ricordare “perché siamo qui”, ripercorrendo il cammino compiuto, l’esperienza di fraternità, l’impegno e la responsabilità di proseguire questa storia che non è solo di divertimento. Quindi si è passati al Rinnovo della Promessa: in piedi, sull’attenti, con la mano destra alzata con il saluto Scout, hanno pronunciato la loro Promessa prima i Lupetti, poi gli Scout Agesci: “Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la Legge scout”.

Ed essendo il 50° anno di presenza dello Scoutismo Cattolico a Cassino, si è voluto ricordare come erano le formule della Promessa in passato, perché sono cambiate le formule ma non il significato, affidando a due ex Scout di Cassino il compito di leggere la Promessa ASCI e quella AGI. Il Canto della Promessa, ancora lo stesso, ha siglato questo momento. E’ stato bello osservare gli Scout di oggi guardare quelli di una volta con interesse ed emozione, è stato commovente leggere le stesse emozioni negli occhi dei vecchi e dei nuovi Scout.

Significativo anche l’offertorio, quando gli Scout hanno portato all’altare e consegnato nelle mani del Vescovo il loro simbolo, il Giglio, riprodotto su legno, mentre una voce spiegava parole, immagini e gesti, simboli, spiritualità e idea educativa dello scoutismo: tutto questo tessuto di storie ed esperienze veniva riconsegnato e offerto simbolicamente a testimonianza di un impegno che continua.

Ancora un momento forte è stato quando, al termine della Messa, tutti insieme hanno letto la bellissima Preghiera degli Scout composta e donata dal Vescovo Gerardo per questa “piccola parte cresciuta nel cuore della Città nel segno della fraternità, dell’amicizia, della concordia e del rispetto reciproco”.

Con la gioia di una festosa maxifoto di gruppo si è concluso un momento importante, all’interno di una serie di eventi speciali per il 50°, iniziata il 24 febbraio con il  Thinking Day, la “Giornata del pensiero”, Vedi qui

proseguito con la Promessa e che continuerà ancora: non solo commemorazione, ma soprattutto vita vissuta nell’oggi con lo sguardo al futuro, per “lasciare il mondo migliore di come si è trovato”.

Adriana Letta

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