“Quando qualcuno bussa è perché ci cerca. Domandiamoci perché il Signore ci cerca in questo momento della nostra vita”
“Un abbraccio fraterno e pastorale alle comunità di Civitella Roveto e Meta che accolgono il Signore che bussa alle porte dei loro cuori nel giorno della festa dell’Immacolata Concezione”. Con queste parole, l’8 dicembre, il vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Monsignor Gerardo Antonazzo, ha aperto la sua visita pastorale nelle parrocchie rovetane guidate da Monsignor Franco Geremia.
Ad accoglierlo all’esterno della Chiesa di San Giovanni Battista la banda di Civitella, guidata dal Maestro Adone Sabatini, mentre, all’interno tantissimi fedeli delle due comunità che hanno preso parte alla Santa Messa di apertura, animata dalla corale diretta dal Maestro Marco Di Marco, con la partecipazione della bellissima voce del soprano Giulia De Blasis.
Prima della celebrazione solenne officiata da Sua Eccellenza insieme a Don Franco e al vicario zonale Don Silvano Casciotti, il Vescovo è stato salutato da Rossella Bedeschi in rappresentanza dei consigli pastorali delle due parrocchie.
«È una grazia particolare quella che celebriamo oggi nel giorno dell’inizio della visita pastorale» ha spiegato Monsignor Antonazzo durante la sua omelia «grazia significa gratuità, dono, frutto della benevolenza di Dio. Lui sa dispensare nei tempi opportuni quegli eventi che meglio possono favorire nel cuore di ognuno e nel popolo di Dio qualcosa di profondamente favorevole e di cui prenderemo più coscienza verso la fine della visita pastorale rispetto agli inizi, perché quello che stiamo facendo è un cammino».
Sua Eccellenza ha poi rivolto un pensiero al parroco delle due comunità: «Oggi vedo Don Franco commosso, come se fosse la sua prima visita pastorale a Civitella, e io con lui e con tutti voi perché quello che stiamo vivendo è del tutto singolare. È un tempo particolare in cui il Signore ci prepara a cogliere i segni speciali della sua presenza».
Facendo riferimento alla Parola del giorno, il Vescovo ha poi preso a illustrare la visita di Dio alla Vergine Maria, spiegando che bussa alla Sua porta e la trova aperta perché Maria ha anticipato il bussare dell’angelo in quanto già pronta, a differenza di alcuni cristiani assopiti e a volte un po’ distratti che non sentono il Signore che bussa. La Madonna, invece, anche nell’iconografia è sempre raffigurata come rivolta verso il Signore e al suo ascolto. «L’ascolto di Dio è ciò che cambia ogni vita» ha indicato Sua Eccellenza ai fedeli «questa è una verità fondamentale anche per noi. Ecco perché è importante imparare ad ascoltare il Signore. Nella casa di Nazareth, nel momento dell’annunciazione, si incontrano due sì: quello della Madonna, ma prima ancora quello di Dio a Lei. È questo il sì dell’amore e del progetto grande che Egli ha realizzato già in Maria nel momento del Suo concepimento. Quando abbiamo la percezione che Dio non sia contento di noi facciamo fatica a dirgli di sì, ma quando sentiamo che è contento di noi, il nostro cuore si dilata. Come facciamo a dire di no ad una persona che ci vuole bene?». «Questo il significato della nostra visita pastorale» ha infine aggiunto «Dio ha bussato alle porte di questa Chiesa e a quelle di tutte le famiglie di queste comunità. Quando qualcuno bussa è perché ci cerca. Domandiamoci perché il Signore ci cerca in questo momento della nostra vita, cosa si aspetta da noi, cosa vorrà chiederci, qual è la Sua parola o la Sua volontà per noi. La visita pastorale si configura come tempo di discernimento, di verifica, di domande e di ascolto. Dio vuole tracciare qualcosa di profondo nella vita di ognuno. Non sappiamo cosa voglia chiederci, quello che è importante, però, è aprire le porte a Cristo senza paura per mettersi nel Suo ascolto ed essere ricolmi di quella novità che, come è successo a Maria, Dio consegnerà a ciascuno».
Nei giorni della visita pastorale nelle comunità di Civitella e Meta, il Vescovo Gerardo ha incontrato i malati, i bambini e i giovani, il sindaco Sandro De Filippis e l’amministrazione comunale, i docenti dell’Istituto Comprensivo Enrico Mattei, guidato dalla dirigente Lucia Troiano e le tante realtà che animano le due parrocchie.
Maria Caterina De Blasis
Foto: Benedetto Di Pietro, Pierluigi Oddi e Franca Lucidi