I CATTOLICI IN POLITICA – S. Messa, Tavola Rotonda e Pranzo dell’Amicizia a Piumarola di Villa Santa Lucia per i 100 anni dalla fondazione del Partito Popolare Italiano (1919-2019)
Cento anni fa Don Luigi Sturzo fondava il Partito Popolare Italiano, permettendo così ai Cattolici di tornare ad essere protagonisti della vita politica italiana, grazie alle nuove aperture di papa Benedetto XV. Finivano così di fatto gli effetti del Non expedit, con cui papa Pio IX aveva proibito ogni forma di collaborazione dei Cattolici con la vita del Regno d’Italia dopo la Breccia di Porta Pia. L’esperienza del neo-nato partito, purtroppo, s’interropeva ben presto con l’affermazione del fascismo, la sospensione delle libertà democratiche e la messa al bando delle altre forze politiche. L’attività dei Popolari continuò, comunque, nella clandestinità e non smise di lavorare per il recupero della democrazia, nemmeno dopo che i Patti Lateranesi dichiararono la fine della cosiddetta “questione romana” con il famoso Concordato Stato-Chiesa, tuttora in voga dopo novant’anni esatti, sia pure secondo la revisione avvenuta nel 1984.
Elementi cruciali nella Resistenza, i Popolari, dopo la fine del secondo conflitto mondiale, si riorganizzeranno nel nuovo partito della Democrazia Cristiana, esercitando un ruolo primario nella stesura della nostra Costituzione, sventando la minaccia del comunismo, divenendo i protagonisti del progresso nazionale e portando l’Italia durante i decenni successivi a sedere tra le potenze planetarie. La fine della Democrazia Cristiana, dopo un periodo di transizione e l’avvento della cosiddetta “Seconda Repubblica”, segnerà in Italia l’esaurimento storico del principio dell’unità politica dei Cattolici (comunque mai stato un dogma di fede), ma non certo cancellerà per ogni credente il diritto-dovere di partecipare alla costruzione quotidiana della cosa pubblica, intervendo ai vari livelli per tradurre la dottrina sociale della Chiesa dentro le istituzioni. Ne scaturisce oggi l’impegno – pur facendo scelte partitiche differenti e rispettando la laicità della politica – a realizzare, attraverso il dialogo, il miglioramento continuo di una società, che sappia incremetare ciò che unisce e smorazare ciò che divide, che sappia difendere la propria identità senza rinunciare alla solidarietà e all’accoglienza degli altri, che sappia far convivere democraticamente idee e culture diverse, che sappia promunovere un’economia produttiva ma allo stesso solidale, che sappia intendere ogni ruolo non come potere ma come servizio.
Di tutto ciò si parlerà a Villa S. Lucia, grazie ad un evento che la Pro Loco ha organizzato per domenica 22 dicembre 2019, ore 11.30, sotto la guida del Dott. Antonio Pittiglio, Presidente dell’Associazione e del Consiglio Comunale, in località Piumarola. Qui, dopo la S. Messa celebrata dal Parroco Don Andrzej Radzewicz nella Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo Apostolo, ci sarà alle 12.30 una Tavola Rotonda presso l’attiguo Centro Ricreativo “Arturo Serra”, con un Pranzo dell’Amicizia a seguire per le 13.15 nei locali del vicino Central Bar. Alla Tavola Rotonda, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Antonio Iannarelli, interverranno il Giornalista Fernando Riccardi, il Vice-Sindaco cittadino Tommaso Nardoianni e il Presidente Onorario della Pro Loco Antonio Capogna. A moderare l’incontro, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Villa Santa Lucia e dalla XV Comunità Montana Valle del Liri, è stato chiamato il prof. Filippo Carcione, in qualità di storico della Chiesa, ma anche per la sua passata esperienza, che lo vide alcuni decenni fa impegnato nella sua città di Aquino come consigliere comunale.