Carissimi amici,
l’otto marzo scorso abbiamo pregato in questa Basilica-Santuario per invocare la particolare protezione della Vergine Bruna di Canneto verso la quale un ampio territorio dell’Italia centrale da secoli esprime la sua radicata spiritualità popolare. Eravamo agli inizi delle restrizioni imposte dal Governo per l’emergenza da coronavirus Covid-19. Nei giorni successivi, il contagio cresceva in modo esponenziale, dimostrava la sua aggressività insidiosa, la situazione divampava e diventava drammatica soprattutto in alcune regione settentrionali del Paese. Eravamo ormai consapevoli di dover affrontare un nemico invisibile come in guerra, forse illusi di poterlo neutralizzare in tempi ragionevoli.
Oggi torniamo in questo luogo a noi tutti molto caro, per celebrare l’inizio del percorso spirituale del mese mariano. Come da consolidata tradizione la celebrazione odierna dà inizio, anche se in modalità inedite per l’assenza fisica di fedeli per la persistente emergenza da coronavirus, al crescente flusso annuale di fedeli, pellegrini e devoti che particolarmente nei mesi estivi si incamminano in pellegrinaggio verso la Valle di Canneto. Siamo ancora sottoposti alle restrizioni per frenare la diffusione del contagio. Preghiamo in diretta streaming; so che anche dal Molise e dall’Abruzzo molti pellegrini sono collegati con i mezzi di comunicazione per poter pregare insieme, ognuno intenzionalmente rivolto al volto di Maria, con la mente carica di ricordi, ferita dalla nostalgia dello sguardo della Madre. Nel cuore della catena montuosa che custodisce gelosamente la Valle di Canneto, invochiamo Maria, Stella del monte Meta, perché il silenzio assordante delle città deserte si trasfiguri in preghiera interiore carica di intensa fiducia nella sua materna presenza, premurosa vicinanza, amorevole sollecitudine.
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