La statua dell’Assunta in peregrinatio nelle Parrocchie di Cassino e nei luoghi della sofferenza
Come molti eventi, ormai, di questo storico 2020, che seguono la tradizione ma in modo alquanto diverso, inimmaginabile e inedito, così anche la Peregrinatio della Madonna Assunta a Cassino ha avuto caratteri molto particolari. In una sola serata, il 15 luglio, la venerata statua dell’Assunta, installata su un automezzo e addobbata con fiori e luci, accompagnata dal Parroco, da alcuni portatori e membri del comitato, scortata dalle forze dell’ordine e senza popolo al seguito, è partita alle 20,30 dalla Concattedrale ed ha fatto visita a tutte le parrocchie della città secondo l’itinerario che faceva ai tempi “normali”, per fermarsi per una breve sosta con preghiera.
Ovviamente davanti a tutte le chiese parrocchiali, pur rispettando le norme sanitarie anti-covid, si radunava una festosa folla ad attendere il passaggio. E quando le luci delle auto di servizio cominciavano ad apparire, l’entusiasmo cresceva e l’emozione era palpabile ovunque. La gente ama la Madonna Assunta e la accoglie sempre calorosamente, con una devozione sincera e genuina e con un affetto familiare irrefrenabile e commovente. Proprio come per una Mamma.
La prima parrocchia toccata è stata quella di S. Pietro Apostolo, sulla Casilina: la scalinata era piena di ragazzi, quelli che preparano e animeranno l’Estate Ragazzi 2020, con le loro magliette, ed i ragazzi della favolosa Banda Don Bosco Città di Cassino (che in questi giorni vengono in parrocchia a fare le prove nell’oratorio all’aperto, portandosi ognuno la sedia da casa!), che – schierati con i loro strumenti – hanno eseguito benissimo un brano musicale, omaggio per Maria. E’ seguito un momento di preghiera, guidato da Don Salvatore Papiro, parroco della Concattedrale, e da Don Nello Crescenzi, parroco ospitante. Una sosta breve, mentre la luce del giorno lasciava il posto alle prime ombre della sera, ma intensa e gioiosa, con una presenza di giovani massiccia e magnifica.
In ogni parrocchia, come a S. Antonio, alla Sacra Famiglia, a S. Giovanni Battista, a S. Bartolomeo Apostolo, mentre le ombre della sera avanzavano sempre più, si è ripetuta la scena dell’attesa, dell’accoglienza, del canto, dell’offerta di fiori, della preghiera, del saluto. Ma ovunque e sempre, si è sentito forte l’affetto devoto e profondo, la fiducia incondizionata per l’Assunta che regna nel cuore del popolo cassinate, la gioia di ritrovarsi attorno a lei, distanziati e attenti ma insieme, e perciò doppiamente contenti, anche se non si poteva toccare la statua per il tradizionale bacio.
La Madonna Assunta, nel suo itinerario non poteva certo dimenticare i figli che maggiormente soffrono: perciò, come sempre, ha sostato davanti all’ingresso dell’Ospedale Santa Scolastica, per dare forza e sostegno a pazienti e sofferenti, ai loro familiari e ai sanitari che a vario titolo se ne prendono cura. E, pur senza fermarsi, è passata anche davanti alla Casa Circondariale, dove i suoi figli detenuti aspettano sempre un segno di fiducia e di speranza per rinnovare la loro vita.
La Peregrinatio dunque, c’è stata. Anche quest’anno, nonostante tutto. La fede e l’amore per Maria SS.ma Assunta hanno superato ogni ostacolo e, manifestandosi, si sono rafforzati.
Adriana Letta