1 Settembre 2020 – Commento al Vangelo

Martedì – 22ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 4,31-37)

Parola del giorno: Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».
E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

 

I demoni sanno bene chi è Gesù e anche quel che vuole.
Così pure hanno chiaro che da lui non hanno nulla da sperare.
Se gridano la domanda e si accaniscono
contro l’uomo posseduto e lo scaraventano a terra
è soltanto per la rabbia che hanno dentro
e per mettere paura alla gente.
Che siano uno o siano tanti, non importa:
Gesù ordina e sono costretti ad obbedirgli.
A malo modo, ma lo fanno.
Gesù non si perde in discussioni e non sciupa le parole,
ma si ferma all’essenziale: “Taci! Esci!”.
È quanto basta, perché i demoni si allontanino
e la gente in sinagoga, ammirata,
faccia spazio a Gesù perché sorpresa dalla sua autorità.

 

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