La comunità religiosa e civile di Sant’Ambrugio sul Garigliano ha accolto il Vescovo in Visita Pastorale
Il cammino della Visita Pastorale – intrapresa dal vescovo Gerardo Antonazzo nell’intero territorio diocesano – ha fatto tappa nella parrocchia di San Biagio a Sant’Ambrogio sul Garigliano.
Le cerimonie in programma hanno preso il via nella giornata di mercoledì 11 novembre e con un ritmo decisamente intenso: il Vescovo, in quel di Sant’Ambrogio, è stato dapprima impegnato nella visita ai locali malati ed, in seguito, invitato a recarsi presso il cimitero per una preghiera di suffragio. Nel pomeriggio, poi, l’incontro con il Sindaco e con l’intera amministrazione comunale ha preceduto la celebrazione della Messa: un’occasione proficua per procedere con il conferimento – a molti giovani del luogo – del sacramento della Confermazione e, inoltre, al rinnovo dei voti per alcune Suore. In serata il Vescovo ha dedicato il suo tempo all’incontro con i membri del “Consiglio pastorale e degli affari economici” delle parrocchie di Sant’Ambrogio, Sant’Andrea, Sant’Apollinare e Vallemaio.
Le locali parrocchie aspettavano con fervore lo svolgimento della nuova Visita: questa infatti era attesa da ben tre anni, ossia dal dicembre del 2017. Nella precedente occasione in cui il Vescovo visitò i comuni prima elencati, egli volle concentrare l’attenzione sul tema della famiglia, descrivendola come «il centro di tutto». Il ruolo primario della famiglia (individuata quale punto di partenza per l’avvio ai Sacramenti) è stato, in questi ultimi anni, analizzato a fondo dalla locale comunità attraverso varie iniziative – sempre rivolte alla trasmissione della fede – di ordine formativo e solidaristico. «Nell’ultimo anno – hanno affermato i responsabili interparrocchiali – a causa della pandemia siamo stati costretti a rivedere le iniziative pianificate: nonostante le limitazioni, le parrocchie e i collaboratori laici hanno fatto sì che non si perdesse lo spirito collaborativo e cristiano che da sempre contraddistingue le nostre piccole ma laboriose comunità». Nel triennio di preparazione, infatti, molta cura era stata riservata alla valorizzazione della vita liturgica: l’obiettivo ricercato era quello di incentivare i fedeli alla partecipazione alle celebrazioni domenicali e all’impegnarsi nella formazione dei vari ministeri (in particolare quello dei lettori e di un nuovo gruppo di canto).
Le attività svolte nei tempi di Avvento e Quaresima, in più, hanno favorito una seria preparazione anche liturgica – oltre che catechistica – ai due eventi centrali della nostra fede, sempre scanditi dalle proposte diocesane. Vari lavori sono stati inoltre ultimati al fine di rendere più accoglienti e sicuri i luoghi di riunione: il rifacimento dell’interno della chiesa di San Rocco (che ha previsto l’inserimento, nel luogo sacro, di un portone in ferro battuto ed il restauro di alcuni quadri con cornice raffiguranti la passione di Cristo, il crocifisso e la Madonna di Lourdes) ne è stata tangibile testimonianza. Il numero di fedeli coinvolti – tra collaboratori e ragazzi partecipanti al cammino di Iniziazione – si è evoluto in un continuo crescendo grazie al grande impegno profuso nella cura del rapporto con le famiglie (coinvolte attraverso specifici percorsi e momenti di formazione e di convivialità).
In ambito solidale, le iniziative realizzate dai Gruppi Caritativi hanno permesso lo svolgimento di opere di vicinanza a persone disabili ed anziane, con visite e assistenze periodiche che hanno consentito la realizzazione di una mappatura delle locali situazioni di povertà e di disagio sociale. In sostegno alle attività sono state organizzate raccolte offertoriali nei momenti “forti” dell’anno litugico. L’auspicio finale – ribadito dal parroco don Lorenzo Vallone – è che «quanto realizzato consenta sempre più ai laici di crescere nella consapevolezza del loro compito nella Chiesa, in comunione con i Pastori, assieme impegnati nell’annuncio del Regno».