La visita pastorale ad Alvito, Posta Fibreno e Vicalvi

Prosegue il cammino missionario del nostro Vescovo Antonazzo nei territori e fra le realtà ecclesiali della Diocesi. In particolare, domenica 21 febbraio, Prima domenica di Quaresima, la Visita Pastorale si è aperta per le comunità parrocchiali di San Simeone Profeta, Santi Giovanni Battista ed Evangelista, Santa Maria Assunta, Sant’Onofrio in Alvito, Santa Maria Assunta in Posta Fibreno, Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Vicalvi, site all’interno della Zona pastorale di Atina. La solenne celebrazione eucaristica di apertura si è svolta ad Alvito, nella Insigne Collegiata di San Simeone Profeta, sul cui sagrato, alle 17.30, il clero e i ministranti delle parrocchie coinvolte hanno accolto, al suono festoso delle campane, il Pastore della nostra Diocesi, giunto a recare la misericordia e la consolazione di Cristo.

Salutato dal parroco, don Alberto Mariani, a nome di tutti i sacerdoti e dei fedeli presenti, il Vescovo Gerardo ha bussato con il bastone pastorale sul portone della chiesa. Con questo gesto assai evocativo e denso di risonanze simboliche, si intende invitare la comunità ad accogliere il Signore, ad ascoltare la sua Parola potente, ad aprire il cuore alla sua presenza che perdona e salva, a lasciare che Cristo, che “sta alla porta e bussa”, possa accompagnare ciascun battezzato lungo il cammino di una vita che si scopra amata e generata dalla speranza, imperitura, che sgorga da una fede autentica. Una fede che, come ha sottolineato il Vescovo durante l’omelia, ci sollecita ad una continua conversione e che è fondata ed edificata sul Vangelo, su quella Buona Notizia che è Cristo stesso.

La celebrazione liturgica, gioiosamente animata dalla presenza del coro e di numerosi giovani del percorso catechistico, si è poi conclusa con la solenne Benedizione papale, con annessa indulgenza plenaria. La speranza è che le comunità parrocchiali, grazie all’azione dello Spirito Santo, vivano la settimana della Visita pastorale come un tempo di grazia, un kairòs, un’occasione propizia per far maturare frutti di riconciliazione e di pace, per suscitare nel popolo cristiano slancio e carità fraterna, risvegliando ad una nuova coscienza di piena operosità che sia capace di recare speranza e testimoniare, in maniera credibile e autentica, il Vangelo di Cristo.

Paolo Pizzuti

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